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Lite in strada tra conviventi: uomo aggredito a morsi perde il dito di una mano

Paura in strada a Lavinio: lite tra conviventi si trasforma in una scena da film splatter 

Orrore la scorsa notte a Lavinio, per una lite in strada tra conviventi che si è trasformata in una scena da film splatter. Era passata l’una quando un uomo armato di coltello ha aggredito due persone.

La prima è stata raggiunta da un fendente e ridotta in fin di vita, la seconda è stata aggredita a morsi subendo il distacco di un dito della mano.

Paura in strada a Lavinio: lite tra conviventi si trasforma in una scena da film splatter

La chiamata nel cuore della notte a via Francesco Petrarca a Lavinio, è arrivata dai residenti, svegliati di soprassalto dalle urla di alcune persone in strada coinvolge in una lite feroce, a morsi e colpi di coltello.

Erano tre conviventi, tra cui un pakistano di 39 anni, che stava spargendo il terrore brandendo un coltello, fino a quando non si è avventato contro un indiano di 48 anni e lo ha colpito con violenza al torace.

L’uomo è caduto a terra riverso in una pozza di sangue, mentre l’altro, un pakistano di 36 anni, cercava di sfuggire al pazzo non immaginando quello che gli sarebbe successo da lì ad un attimo, quando l’aggressore gli afferrato tra i denti un dito della mano sinistra, staccandoglielo con un morso.

Immediati i soccorsi e l’intervento dell’Autoradio della Polizia di Stato di Anzio, che a rischio di finire sotto le fauci di quel folle, lo ha immobilizzato e ammanettato prontamente.

Per i due feriti la corsa in ospedale degli operatori dell’ARES 118, è riuscita a salvare entrambi dal dissanguamento. L’uomo accoltellato in codice rosso, è stato operato con urgenza, anche se la prognosi non è stata ancora sciolta.

Mentre l’uomo aggredito a morsi e stato curato d’urgenza ma sarebbe rimasto senza una falange.

Dopo il trasporto in due nosocomi differenti sulle condizioni di entrambi non ci sono aggiornamenti, mentre è certo che l’aggressore su decisione del Giudice, è stato intento ristretto nel Carcere di Velletri a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.