Il 24enne centrocampista francese della Roma, arrivato dal Rennes, ha una storia segnata da un'infanzia difficile e dalla forza di volontà che gli ha permesso di superare gravi infortuni
Enzo Le Fée, 24enne centrocampista francese approdato in questo calciomercato estivo per 23 milioni di euro alla corte dell’As Roma, è minuto nel fisico (1 metro e 73 centimetri per 69 chili, recitano gli almanacchi) ma in patria è considerato da tempo uno dei talenti che aspettano solo di spiccare il volo. Nonostante un’infanzia difficile, un padre criminale al quale è sempre stato comunque molto legato, coltiva il sogno chiamato nazionale A, quella del suo conterraneo Didier Deschamps.
Gossip, fatti di cronaca nera, e una classe cristallina fanno da segni distintivi per un giocatore che è stato acquistato da pochi giorni per far brillare le proprie qualità tecniche e temperamentali nello scacchiere tattico di mister Daniele De Rossi.
Pubblicamente il nuovo calciatore romanista ha affermato d’essere sempre molto affezionato ai ricordi della vita vissuta con suo papà nonostante le tante malefatte del genitore.
L’uomo che ha concepito, insieme a mamma Katia, l’attuale numero 28 della Roma, si è ucciso qualche anno fa, quando “Enzino” era un 21enne con prospettive da campione.
Il padre di Le Fée si è suicidato poco dopo essere uscito dal carcere al termine di uno dei tanti periodi trascorsi in prigione, nella sua esistenza segnata da un continuo andirivieni per i penitenziari transalpini.
La madre di Le Fée, Katia, lo ha partorito appena 18enne ed è sempre stata il suo unico riferimento costante fuori dal campo. La donna si barcamenava tra mille peripezie e pochi soldi per crescere il figlio, come in tante storie da “libro cuore”, lavorando come donna delle pulizie.
Quella stessa mamma che segue il suo amato Enzo dovunque e gli ha dato il cognome: quello del papà era Lampriere.
Il cambio di cognome, da Lampriere a Le Fée, per il giovane Enzo è stato un evento obbligato, perchè al momento della sua nascita, il papà Jeremy era latitante per sfuggire alla cattura, dopo uno dei tanti crimini commessi.
Enzo Le Fée già a 16 anni stava rischiando di vedere compromessa la sua carriera da giocatore, per via di un grave infortunio che lo ha messo in disparte per tanto tempo, facendogli temere di dover smettere con il pallone.
A Roma il giovane centrocampista francese sarà seguito dalla bella moglie Mathilde, che è molto seguita sui social, nonostante anche lei sia estremamente discreta.
La personalità della nuova mente del centrocampo capitolino sponda giallorossa è spiccata, e non è un ragazzo amante dei social network, sono poco più di 30 i suoi post sull’account ufficiale di instagram, segno della volontà di concentrarsi sulla sua professione d’atleta.
Riemerso dalle sabbie mobili del dolore e dal grave infortunio, il nuovo padrone della mediana di De Rossi è riuscito ad emergere come piccolo fenomeno delle varie nazionali giovanili francesi e ora, con l’approdo alla Roma, sogna di conquistare la nazionale A, dopo una robusta serie di presenze in Ligue 1.
160 presenze, tra Lorient e Rennes, nel massimo campionato francese, 7 gol e 14 assist, mai un espulsione ma 16 ammonizioni, segno di uno stile di gioco combattivo, di uno che non tira mai indietro la gamba. E una quotazione di mercato già altissima 12 mesi fa, quando è passato dal Lorient al Rennes per 20 milioni di Euro, nel 2023.
Enzo è un creativo, una mezzala di talento purissimo o un trequartista, all’occorrenza utilizzabile anche come attaccante esterno e ha iniziato la sua trafila calcistica nel Lorient, la sua città, per poi approdare al Rennes, sicuro di poter crescere ancora in un laboratorio che nel tempo ha sfornato decine di talenti (uno degli ultimi è il fresco vincitore della Champions League con la maglia del Real Madrid, Eduardo Camavinga, che ha disputato gli ultimi campionati Europei in Germania).
Nella nazionale maggiore francese, Le Fée è già stato convocato, senza però mai debuttare ufficialmente con Mbappe e compagni, dopo aver giocato in tutte le selezioni giovanili del suo Paese.
Quella appena trascorsa, la 2023/2024, è stata un’annata nella quale Le Fée, che da tempo aveva offerte da mezza Europa, ha avuto ulteriori difficoltà dovute alla brutta stagione del Rennes e a qualche infortunio (ha affrontato in Europa League anche il Milan di Pioli, venendo eliminato).
Il 24enne Le Fée è chiamato a dare genio, intensità e qualità al centrocampo romanista e in un certo senso la sua carriera è stata avviata da un allenatore che aveva dei legami indiretti col Milan e con l’Italia, Christian Gourcuff. Mister Gourcuff ha avuto il neo-giallorosso proprio al Lorient, dove Enzo è nato il 3 febbraio del 2000.
Christian Gourcuff è il padre di una meteora che i tifosi milanisti ricordano ancora come un vero e proprio oggetto misterioso, Yoann Gourcuff, a suo tempo paragonato nientemeno che a Zidane.
Anche Yohann, classe 1986, era baciato dal talento ma afflitto da scarsa efficienza fisica che ne ha minato gravemente il percorso sportivo.
Nonostante il grave infortunio a un tendine rotuleo che a 16 anni gli ha fatto perdere 1 anno e mezzo, e al papà galeotto, Enzo ha spiccato – seppur parzialmente – il volo, andando spesso in carcere a trovare il padre che per sbarcare il lunario spacciava droga e commetteva reati in serie.
Un ragazzo amante dei passaggi illuminanti, con De Bruyne (il belga del Manchester City) come modello, ma capace anche di correre molti chilometri a partita e di usare bene il tackle per rubare palloni agli avversari con grande grinta.
La stessa grinta di chi ha e aveva fin da ragazzino il cuore lacerato per un papà che non gli è mai stato davvero accanto, entrando e uscendo di prigione. Un calciatore che ha sofferto tanto ed è diventato adulto prestissimo, costretto dalla durezza della vita, è dovuto essere lui “l’uomo di casa”.
Le cronache narrano che suo papà, Jeremy Lampriere, fosse anche lui bravo nel giocare a calcio, forse anche più forte del figlio, ma era stato cacciato proprio dal Lorient, la stessa squadra dove aveva iniziato Enzo, perchè accusato di aver rubato del materiale tecnico.
Di fatto il calciatore classe 2000 è comunque riuscito ad entrare tra i professionisti e a realizzare il sogno del padre che ora lo guarda dalle praterie celesti, imparando a gestire grandi pressioni.
Sia nella sua Bretagna che a Roma c’è il mare, anche se il clima della Capitale è ovviamente molto più caldo e la gente nettamente più socievole rispetto agli abitanti del nord della Francia.
Qualche punto di contatto per ben sperare c’è, sia per Enzo che per la Roma, ora non resta che vedere come se la caverà il neo-acquisto, voluto da quel Florent Ghisolfi che è francese come lui e lo inseguiva da anni, fin da quando il nuovo direttore sportivo giallorosso era a libro paga del Nizza.
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Fonte Foto: profilo ufficiale Instagram Enzo Le Fée e As Roma.