L'orrore in un'ambulanza, durante la corsa per trasportare il soccorso nell'ospedale più vicino
La chiamata per fermare il titolare di un’attività in escandescenza, che stava distruggendo il suo negozio, è arrivata nel weekend al Numero Unico per le Emergenze 112, che come prima cosa aveva fatto arrivare sul posto l’ambulanza dell’ARES 118 per soccorrere l’uomo ferito.
Dopo averlo bloccato, è partita la corsa nell’ospedale più vicino, durante la quale un’infermiera ha vissuto un incubo fatto di palpeggiamenti da parte del soccorso, che pochi secondi dopo la chiusura degli sportelli, aveva già iniziato a denudarsi per abusare di lei.
Un intervento arrivato in pochi minuti sul posto nel quartiere San Lorenzo, quello di sabato scorso, quando nella prima serata all’interno di un’attività commerciale, è esplosa la follia del titolare, un uomo di nazionalità indiana, che come una scheggia impazzita ha iniziato a distruggere il locale.
Sono stati i residenti a dare subito l’allarme, e far accorrere in primis gli operatori sanitari per bloccare quel soggetto che aveva dato in escandescenza, diventando pericoloso per se stesso e gli altri.
Quando i soccorritori sono arrivati insieme alla volante della Polizia di Stato, l’attività era stata già danneggiata e l’uomo si trovava in una condizione che aveva reso necessario il trasporto urgente all’ospedale più vicino.
E così è stato per il ferito in uno stato mentale piuttosto labile, caricato sulla barella e trasportato all’interno dell’ambulanza dell’ARES 118. Quando gli sportelli del mezzo si sono chiusi però, da vittima bisognosa di cure, quel soggetto si è trasformato in bruto le cui intenzioni violente si sono subito rivolte all’infermiera che si trovava con lui.
E così le si è gettato addosso, iniziando anche a denudarsi, finché di quell’orrore e della urla della donna non si è accorto l’autista del veicolo di soccorso, che ha frenato l’ambulanza per bloccarlo con l’aiuto dei poliziotti che viaggiavano dietro al mezzo.
L’indiamo è stato a quel punto immobilizzato dagli agenti e ammanettato per poi essere condotto al Commissariato San Lorenzo. Con la convalida dell’arresto per lui si sono aperte le porte del carcere di Regina Coeli.
Ora dovrà rispondere dei gravi indizi di reato di violenza sessuale nei confronti dell’infermiera, che sotto shock è stata subito refertata.