Chiama il 112 e resta 14 minuti in attesa: quando segnalare una emergenza diventa un dramma
Chiamare il 112 e ritrovarsi senza risposta. Fino a quattordici minuti di attesa senza riuscire a segnalare l’emergenza.
Non sempre le chiamate al Nue, il Numero di emergenza unico europeo ed attivo anche nel Lazio si riesce a parlare con un operatore. Qui dovrebbero confluire tutte le chiamate ai carabinieri, polizia, vigili del fuoco, per l’assistenza in mare e il 118 per le emergenze sanitarie, e, un’impresa a volte non facile.
Spetta poi all’operatore del 112, inoltrare la chiamata alla Centrale operativa competente per tipologia di emergenza.
A volte la risposta del 112 è immediata, in altre può capitare di restare in attesa per minuti, in altre ancora alla fine si è costretti ad abbandonare la chiamata.
“Qualche giorno fa – segnala una cittadina a Canaledieci – mi è capitato di restare in attesa per 14 minuti. Prima di chiamare il 112 sono stata combattuta, non sapevo se fosse la scelta più giusta. Ma una conoscente che non aveva dato in precedenza segni di squilibrio mi ha annunciato che l’avrebbe fatta finita. Io non sapevo dove stesse.
Al telefono nessuna risposta. Solo qualche messaggio in cui confermava l’orribile volontà. E allora mi sono decisa: chiamo il 112. Il rischio era troppo alto. Sono rimasta per 14 minuti in attesa e non ho avuto risposta. Minuti interminabili”.
L’altra sera è successo di nuovo. Una Panda a Ostia schizza sfiorando passanti e auto in sosta. Un automobilista si lancia all’inseguimento mentre chiama il 112. “Sono rimasto cinque minuti al telefono senza avere risposta“, la denuncia social.
Il 112 è un numero salvavita, segnala il Dipartimento degli Affari Europei. Dando anche le indicazioni per l’uso e su come evitarne l’abuso.
Quando chiamare il 112? “Chiamate il 112 per ogni emergenza che richieda l’intervento di un’ambulanza, dei vigili del fuoco o della polizia. Per esempio, potete ricorrere al servizio se siete testimoni di un grave incidente stradale, se notate un edificio in fiamme o se assistete a un tentativo di furto in un’abitazione”.
Ed ancora quando non chiamare: “Non chiamate il 112 per ottenere informazioni sul traffico, sul meteo o per informazioni e richieste generiche. Chiamate non necessarie possono sovraccaricare il sistema e mettere a rischio la vita di chi realmente necessita soccorso. Anche le segnalazioni false possono incidere sulla tempestività dei soccorsi”.
C’è un caso emblematico finito nelle pagine di cronaca e riportato nel dettaglio da Canaledieci. E’ quello di Alessia Sbal l’infermiera di Ciampino travolta il 4 dicembre del 2022 sul Gra da un Tir mentre è al telefono col 112.
La donna aveva già chiamato per segnalare un camionista che l’aveva tamponata. Si erano fermati in una piazzola. Lui negava, lei ha deciso di segnalare l’accaduto al 112.
Nella prima telefonata indica il problema, ma poi cade la linea o riattacca. Chiama di nuovo il 112. Ripete il problema, indica la targa del tir, ma dal centralino si sente un brusio di sottofondo. La donna viene sollecitata con toni decisi a ripetere la targa. Alessia resta davanti al Tir per ripetere uno ad uno i numeri della targa. Sono attimi fatali: l’autista del Tir riparte e la schiaccia.