Fiumicino, ‘sfrattata’ la Protezione civile

Sul cancello della sede affisso un cartello di sequestro. I volontari dell'associazione di protezione civile sotto choc 

Un soccorso dei volontari della Protezione civile Nuovo Domani di Fiumicino

Posta sotto sequestro a Fiumicino la sede dell’associazione di protezione civile “Nuovo Domani”, da decenni sempre pronta ad attivarsi in caso di emergenze. Bloccati anche i mezzi di soccorso, compresa l’ambulanza e i carri antincendio. Mentre i tre cani che vivevano in cortile sono stati presi in custodia da più volontari.

Sul cancello della sede affisso un cartello di sequestro. I volontari dell’associazione di protezione civile sotto choc

Sulla sede di via del Faro è stato affisso un decreto di sequestro preventivo che ipotizza danni all’ambiente, l’occupazione abusiva e abusi edilizi.

Ad innescare gli accertamenti sarebbe stato un esposto anonimo. Le indagini avviate dalla Polizia Locale sono partite dalla ricerca di materiali inquinanti. I caschi bianchi per giorni  hanno scavato nel cortile della sede, a Isola Sacra, alla ricerca di qualcosa – forse amianto e altre sostanze inquinanti – che pare non siano state trovate.

E’ davvero una brutta storia”, si dispiace Alfreo Diorio, leader e presidente dell’associazione.

L’assegnazione

La sede risulta assegnata con una delibera comunale del 1996. Quattro anni prima era stata affidata una sola stanza, perché il resto era allestito a magazzino del Comune di Fiumicino, e fuori era ridotto a discarica abusiva, poi bonificata dagli stessi volontari dell’associazione Nuovo Domani.

“Situazione da incubo”

Stiamo vivendo una situazione surreale e da incubo. Dopo aver lavorato per 40 anni sul territorio di Fiumicino siamo stati allontanati dalla nostra sede come se fossimo dei delinquenti e questo grazie una persona che ha fatto un esposto dai contenuti assurdi – dice Diorio – Sono stati effettuati degli scavi attorno alla sede dove non è stato rinvenuto nulla di quanto denunciato.

Per liberare l’immobile ci hanno costretto a trasferire in fretta tutti i documenti dei tanti anni di attività svolta dalla protezione. Dopo quanto fatto per la crescita di questo comune non meritavamo di essere trattati come straccioni e la cosa è veramente vergognosa”.