Torvaianica, al cancello Trentanove dove ci si fa il bagno tra detriti d’amianto (VIDEO)

La protesta dei residenti per la mancata rimozione di detriti d’amianto sotterrati sotto la sabbia alla fine degli Anni Settanta

Servizio TG di Gabriella Tesoro

Rifiuti pericolosi come l’amianto che fuoriescono dalla sabbia e dal mare, una passerella per i disabili abbattuta dalle mareggiate e mai ripristinata e una spiaggia che anno dopo anno viene sempre più distrutta dall’erosione. Sono questi alcuni dei problemi che lamentano i bagnanti della spiaggia libera di Torvajanica all’altezza dell’accesso numero 39.

La protesta dei residenti per la mancata rimozione di detriti d’amianto sotterrati sotto la sabbia alla fine degli Anni Settanta

Negli ultimi anni che è successo?

Il mare è avanzato, la spiaggia si è abbassata di livello e stanno affiorando dei detriti, detriti pericolosi quindi non solo calcinacci e vetri ma anche amianto, amianto sbriciolato che è molto pericoloso. Io non me ne intendo, non sono esperto -avverte un frequentatore del luogo- ma il pensiero che i bambini respirino l’amianto proprio non mi va giù. Soprattutto chi viene qua per due o tre mesi durante tutta la stagione estiva. In uno spazio già ristretto dagli stabilimenti che magari a volte si allargano se in più dobbiamo evitare anche le zone coi detriti sicuramente tutto diventa più scomodo. Scomodità che si ricollega all’accessibilità”.

A volte dobbiamo superare quasi un metro di dislivello per poter accedere nella spiaggia. La passerella in legno, portata via quest’inverno dalla mareggiata non è stata ripristinata, anzi sta in uno stato di abbandono e di trascuratezza dove affiorano marmi, cemento armato, pezzi di ferro, veramente di tutto. Chiediamo semplicemente un intervento, far vedere che questa che deve essere una spiaggia libera sia veramente libera di poter essere utilizzata”.

Alla fine degli Anni Settanta qui c’erano tutte case chiamate baracche, il comune le ha eliminate e le hanno sotterrate tutte in questo lato qua. Dopo questo muro qui sotto ci sono tre metri di profondità con tutto il calcinaccio generato dall’abbattimento delle case”, denuncia un altro residente.

Io ho un figlio ma ho amici con altri due o tre figli. Giocano qui -incalza una signora- quindi quando fanno queste buche per giocare come fanno tutti i bambini, escono fuori questi detriti e tocca comunque allontanarli perché ci hanno detto che ci sono appunto residui di amianto. Si vede poi, perché le vecchie case erano state proprio abbattute per quello. Poi vetri, pezzi di e cocci appuntiti che escono”.

Qualcuno si è mai ferito finora?

Molto lievemente, ringraziando il cielo, però sì i nostri figli sì”, conclude la donna.

Non c’è lo scivolo per i disabili, per le mamme con le carrozzine, per chiunque voglia usufruire di questo spazio che è di tutti. In più c’è un dislivello pauroso tra l’inizio e l’arenile verso il mare. Per cui è impossibile accedere per tutti e non è giusto. C’era una passerella in legno che, quest’inverno, il mare si è mangiato e portato via, però come è stata riposizionata in altri posti deve essere rimessa anche qui”, chiosa un’altra frequentatrice del lido.