A tu per tu con il Colosseo. Il monumento più famoso al mondo. Deserto, al calar del sole, avvolto nel silenzio sotto uno spicchio di luna.
Il Parco Archeologico del Colosseo organizza visite spettacolari per un salto all’indietro di duemila anni
“Rivivere l’ingresso dei gladiatori nelle cavee è bellissimo”, dice una turista con lieve accento anglosassone.
“Suggestivo, vivere in un posto che ha visto per millenni l’evolversi della cultura romana”, aggiunge un altro spettatore.
Nell’arena sembra di sentire il tifo degli spettatori, il clangore delle armi.
Il momento più emozionante e più interessante?
“Sicuramente quello della proiezione della marcia dei gladiatori è abbastanza suggestivo, quello ha colpito molto, senz’altro” afferma un altro dei partecipanti.
Emozioni assicurate nelle visite guidate di 60 minuti e 25 persone alla volta solo di giovedì dalle ore 20.00 alle 24.00.
“Ci troviamo nella galleria sotterranea orientale, esattamente nel punto in cui i gladiatori, arrivando dalla loro palestra più grande, il ‘Ludus Magnus’ -spiega Federica Rinaldi, Responsabile del Parco Archeologico del Colosseo- percorrevano questo corridoio andando incontro al loro destino, esibendosi poi sul piano dell’arena, che si trova esattamente sopra le nostre teste”.
“Abbiamo studiato il percorso di visita proprio perché il nostro pubblico potesse conoscere entrambi gli aspetti della lunga giornata degli spettacoli. Da una parte quella che era la vita che gli spettatori svolgevano seduti sugli spalti aspettando di vedere gli spettacoli dalla mattina alla sera –prosegue Rinaldi- dall’altra invece quelli che erano i reali protagonisti che si esibivano sul piano dell’arena, quindi sia gli animali che venivano utilizzati nei combattimenti chiamati ‘Venationes’, sia soprattutto ovviamente i gladiatori, i veri eroi della giornata che si esibivano invece nel corso del pomeriggio e che erano l’attrazione ovviamente più attesa”.
L’Anfiteatro Flavio fu costruito in una zona paludosa tra il 70 e l’80 d.C. Questi spettacoli venivano offerti proprio al popolo. Combattimenti tra uomini armati e animali, esecuzioni capitali. Armature, elmi, ma anche graffiti e incisioni nei gradini. L’Anfiteatro Flavio sarà poi usato come fortezza e discarica.
“Il Colosseo attraversa altre fasi di vita e di utilizzo -aggiunge Miriam Luzzi, guida turistica del Parco archeologico del Colosseo- diventerà una cava di materiali, questo tra l’undicesimo e il tredicesimo secolo d.C., ma sarà anche un luogo di residenza, un luogo residenziale, quindi si impianteranno delle domus su uno a due piani dotate di orti, di pozzi, quindi diventerà proprio una sorta di città nella città”.