Roma, autoerotismo in classe: prof condannato

Molestie e autoerotismo in classe: pena minima per il prof

Le date per il rientro a scuola a settembre 2024
Una Le date per il rientro a scuola a settembre 2024 - canaledieci.it

In un paio di occasioni avrebbe avvinghiato un po’ troppo le alunne mentre erano alla lavagna, in un’altra si sarebbe carezzato in classe facendo trapelare effusioni auto erotiche. Tre alunne molestate hanno denunciato il suo prof. E ieri, a distanza di quattro anni, a piazzale Clodio la condanna: due anni di carcere. Nel frattempo il prof resta libero.

Molestie e autoerotismo in classe: pena minima per il docente

I fatti risalgono al febbraio del 2019, nell’istituto tecnico Leon Battista Alberti, all’Eur.

Secondo la ricostruzione della procura di Roma, il professore, 62 anni, un supplente ora in pensione, in una occasione “avrebbe cinto i fianchi” di una studentessa all’epoca 17enne, mentre era intenta a realizzare un disegno alla lavagna, spingendo il proprio corpo contro quello della ragazza, “tenendole la mano con la scusa di aiutarla a fare il disegno”.

Inoltre nello stesso periodo avrebbe chiamato un’altra studentessa, stessa età, vicino alla cattedra accarezzandole la schiena facendo “scivolare la mano fino al fondoschiena, interrompendo la condotta solo quando l’alunna veniva richiamata al posto con una scusa dai compagni di classe“.

Al professore inoltre veniva contestato un comportamento ancora più scioccante per gli studenti: aver compiuto atti osceni davanti a un’alunna proseguendo anche dopo che la ragazza ha abbassato con profondo imbarazzo lo sguardo.

Autoerotismo a scuola

La studentessa ha raccontato di aver notato il professore muovere in modo “strano” la mano. “All’inizio – aveva raccontato l’episodio davanti ai giudici della V sezione – pensavo di aver frainteso. Sono uscita e al ritorno ho rivisto la mano del docente muoversi in modo inequivocabile”.

Da qui la seconda contestazione: atti osceni perché “in orario scolastico e all’interno di un’aula dell’istituto, proseguendo anche dopo che la ragazza, dopo averlo visto abbassava con vergogna lo sguardo’’, recita il capo di imputazione

La procura per il prof col pallino del sesso aveva sollecitato una condanna a sei anni e nove mesi di carcere.

Poi la discussione della penalista che difende il docente, l’avvocato Chiara Porta Crozon, e la condanna assai inferiore rispetto alle richieste dell’accusa: due anni di carcere.