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Goletta Verde: “Più di metà della costa laziale è inquinata”. Tutte le zone fuori norma

Da Santa Marinella al Circeo sono diversi i punti che presentano elevati livelli di inquinamento secondo le ultime rilevazioni di Goletta Verde

Più del 60% dei campioni prelevati da Goletta Verde per monitorare la salute delle acque della costa laziale risulta fuori norma. Su 24 campioni prelevati in occasione della 36ma campagna annuale condotta a colpi di analisi biologiche e chimiche 10 sono risultati fortemente inquinati e 5 di questi inquinati.

Da Santa Marinella al Circeo sono diversi i punti che presentano elevati livelli di inquinamento secondo le ultime rilevazioni di Goletta Verde

I prelievi sono stati effettuati dalle volontarie e dai volontari di Legambiente nel periodo compreso tra il 24 giungo e il 6 luglio scorsi. I controlli hanno riguardato 15 foci di fiumi o canali, 8 punti a mare ed 1 punto situato su un canale che immette in un fiume poco lontano dalla riva.

I risultati sono sconfortanti perché a risultare fortemente compromessi dalla presenza di sostanze nocive oltre i limiti consentiti sono stati 9 foci e un punto a mare. Altri 5 siti sono stati classificati come inquinati su 2 foci e 3 punti a mare e soltanto 9 dei luoghi analizzati sono risultati essere in linea con i parametri fissati per legge.

In provincia di Roma le zone risultate fortemente inquinate sono: la foce del canale situata all’altezza del km 64 della Via Aurelia a Santa Marinella; la foce del rio Vaccina a Ladispoli, che nelle ultime due rilevazioni era rientrato nei parametri normativi; la foce del canale Crocetta in prossimità dell’abitato di via Filadelfia a Torvajanica; la foce del rio Torto e la foce del Fosso Grande a Marina di Ardea oltre che lo specchio di mare antistante la foce del canale Loricina vicino a via Matteotti a Nettuno.

Risulta, invece, inquinata la foce del fiume Arrone a Fregene, mentre i punti che sono rimasti entro i limiti sono il tratto del Tirreno in cui sfocia il Fosso Zambra a marina di Cerveteri, la foce del Canale dei pescatori ad Ostia, la spiaggia in corrispondenza della foce del Fosso Cavallo Morto sul lungomare delle Sterlizie ad Anzio.

Per quanto riguarda i punti fortemente inquinati, uno si trova in provincia di Viterbo (foce del fiume Marta a Tarquinia), mentre la foce del fiume Fiora è risultata entro i limiti.

Altri tre siti in zona rossa si trovano poi in provincia di Latina. Si tratta della foce Verde al ponte Mascarello, lo sbocco del depuratore privato in Canale Sant’ Anastasia a Fondi, e la foce del rio Santa Croce a Gianola a Formia.

Inquinati i campioni prelevati al mare di fronte alla foce Fosso in via Gibraleon all’incrocio con Viale Europa a San Felice Circeo, la foce del fiume Portatore a Porto Badino a Terracina, la spiaggia in corrispondenza del civico numero 469 in via Pilestra a Sperlonga e le acque prospicienti alla foce del rio Recillo a Marina di Minturno.

Una sonora bocciatura che potrebbe costare all’Italia un’altra multa salata da versare alle casse dell’Unione europea

Promossi, invece, il canale Caterattino a Sabaudia, la foce del canale Sisto a Terracina, la spiaggia dove sfocia a mare il canale Pedemontano a Fondi, la spiaggia Serapo in via Marina di Serapo a Gaeta e lo sbocco del canale di scolo a sud della darsena a Scauri nel comune di Minturno.

Troppe criticità lungo la costa del Lazio continuano ad essere confermate – ha commentato Roberto Scacchi Presidente di Legambiente Lazio – con le nostre analisi non vogliamo sostituirci alle autorità competenti, tanto meno giudicare complessivamente la qualità di intere porzioni del litorale, ma porre l’attenzione su problemi evidenti che ne mettono a rischio la salute delle persone. Un’attenzione che chiediamo con forza anche agli amministratori, ai gestori del servizio idrico, ai consorzi di bonifica e agli operatori del mare. Scarsa o mancata depurazione e abusivismo fognario sono le cause delle problematiche che emergono, peraltro sempre negli stessi posti”.

Non dobbiamo dimenticare che l’Italia ha già 4 procedure di infrazione per la mancata conformità alla Direttiva Acque Reflue, e quella del 2004 è già arrivata alla sanzione pecuniaria che ha già portato gli italiani a pagare in bolletta oltre 142 milioni di euro. Se non corriamo ai ripari questo numero aumenterà” ha concluso la portavoce di Goletta Verde Laura Brambilla durante l’incontro di presentazione dei risultati cui ha partecipato anche il capitano di Vascello, Silvio Girgenti da poco nominato responsabile della Capitaneria di Porto di Roma Fiumicino.