Discarica di rifiuti a fuoco: il vasto rogo nella periferia ovest della Capitale

Incendio in una discarica di rifiuti: corsa contro il tempo per limitare i danni ambientali

Foto non collegata ai fatti

Un’autobotte e due moduli antincendio sono i primi mezzi antincendio inviati a nella zona di Massimina nella periferia ovest della Capitale, dove un vasto rogo è esploso in una discarica di rifiuti.

Incendio in una discarica di rifiuti: corsa contro il tempo per limitare i danni ambientali

E’ già emergenza fumo tossico a Massimina dalle 17,00 circa di oggi per un incendio esploso all’altezza del numero civico 5 di Via Spezi.

E’ stata una colonna di fumo maleodorante, a mettere in allarme i residenti della zona, quando le fiamme hanno iniziato a diventare più vivaci e il rogo più ampio, nella discarica di rifiuti accatastata tra le sterpaglie secche, che hanno contribuito ad attizzare il fuoco.

Alle 17,00 circa dopo le numerose segnalazioni di intervento, la Sala Operativa ha inviato sul posto una squadra di Vigili del Fuoco con l’ausilio di un’autobotte, e due moduli antincendio.

Dalle prime informazioni giunte dal luogo del rogo tossico, nessuna persona risulterebbe al momento coinvolte nell’incendio, né intossicata, mentre gli operatori stanno cercando di domare rapidamente le fiamme per limitare i danni ambientali.

Sul posto anche gli uomini e le donne della Polizia locale di Roma Capitale per la complicata gestione del traffico e le chiusure per l’intervento antincendio.

L’incubo di un’altra discarica di rifiuti a fuoco nel quadrante del disastro Malagrotta

Il rogo esploso meno di un’ora fa a Massimina, accende anche la rabbia dei residenti in una zona tra quelle più abbandonate dalle istituzioni, dove gli abitanti hanno combattuto per anni la battaglia della vicinanza alla discarica di Malagrotta.

Ma la paura del fuoco oggi è anche per altri roghi che hanno richiesto l’intervento dei Vigili del Fuoco in provincia di Roma, che in queste condizioni meteo di caldo africano e vento possono viaggiare velocemente.

Lo scorso giovedì 4 luglio intanto, è arrivata la sentenza di primo grado del processo sulla discarica di Malagrotta, con la condanna di Manlio Cerroni, a sei anni e 4 mesi di carcere per disastro ambientale, mentre il suo braccio destro Francesco Rando a tre anni.

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