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Truffa del sasso: donna si rifugia in banca e chiede aiuto al 112

In manette 50enne romano: si era appostato all'Aventino con una scorta di sassi da lanciare alle macchine in transito

Stava percorrendo in macchina Viale delle Terme di Caracalla, la donna di 34 anni che ieri mattina ha sentito una botta sul fianco del veicolo e ha accostato per controllare. Pronta dietro di lei come un avvoltoio, c’era l’auto di un uomo che si è spacciato per la vittima di un sinistro, accusando la donna di averlo colpito pochi minuti prima per cercare di estorcerle denaro.

In manette 50enne romano: si era appostato all’Aventino con una scorta di sassi da lanciare alle macchine in transito

Si è fermata per verificare cosa era successo alla sua auto dopo aver sentito un forte colpo sulla fiancata, e una volta scesa dal veicolo, si è trovata davanti un uomo infuriato che ha iniziato ad inveire contro di lei, e attestarsi come la vittima di un incidente dal quale la donna avrebbe tentato di fuggire.
Una sceneggiata messa su ad arte dal romano 55enne, che non aveva fatto altro che attendere il passaggio di un’auto per lanciargli un grosso sasso e far credere al malcapitato di turno di averlo colpito.
Nella confusione del traffico e delle urla dell’uomo, che aveva mostrato un danno per avvalorare la sua farsa, la donna aveva acconsentito a ripagare subito il danno, ma è stato avviandosi in banca con l’uomo alle calcagna, che  ha capito di essere stata truffata.
Una volta arrivata davanti alla filiale ha così atteso di trovarsi sola davanti allo sportello, per allertare le Forze dell’Ordine e farsi soccorrere dai poliziotti.
Sono stati gli uomini del Commissariato Appio ad intervenire sul posto dove la donna era riuscita a trattenere il truffatore per il tempo che è bastato a farlo  bloccare e arrestare.
Nell’auto dell’uomo perquisita dagli agenti, sono state rinvenute tutte le “munizioni” utili a mettere in atto le altre truffe della giornata, e cioè sassi e gessetti da lanciare conto le auto in transito.
L’arresto dell’uomo è stato convalidato. Ora dovrà rispondere di truffa e riciclaggio, mentre sono stati avviati accertamenti sull’auto utilizzata a cui era stata applicata un’altra targa finta.