Fermato in Vaticano Don Daniel: sull’uomo grava un mandato di arresto europeo

Per quasi dieci anni era riuscito a sfuggire all'arresto: per Don Daniel la caccia all'uomo finisce davanti ai varchi del Vaticano

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Si è avvicinato ai varchi di San Pietro e con una particolare fretta ha chiesto di entrare per un appuntamento urgente in Vaticano. Peccato che l’uomo solo travestito da parroco non era chi diceva di essere, cioè Don Daniel.

A bloccare quella farsa gli uomini della sicurezza subiti insospettiti da quel soggetto hanno avviato accertamenti scoprendo che su di lui gravava perfino un mandato di cattura europeo.

Per quasi dieci anni era riuscito a sfuggire all’arresto: per Don Daniel la caccia all’uomo finisce davanti ai varchi del Vaticano

Era fuggito dalla Polonia dove era ricercato in ambito internazionale per il reato di appropriazione indebita, l’uomo di 49 anni che per evitare i continui controlli aveva pensato di travestirsi da prete, assumendo non un identità a caso, bensì quella di un prete in carne e ossa: “Don Daniel”.

Sono stati gli investigatori della Polizia di Stato del commissariato Borgo e dell’Ispettorato Vaticano, ad eseguire finalmente l’arresto del fuggitivo dopo quasi dieci anni di caccia all’uomo, in cui il 49enne era sempre riuscito a cavarsela, evidentemente con abili travestimenti, fino a qualche ora fa.

L’escamotage stavolta non ha invece convinto gli uomini della sicurezza di San Pietro, a cui aveva riferito la sua identità rubata ad un altro parroco, e che doveva incontrare alcuni prelati che erano all’interno della Basilica.

I poliziotti dell’Ispettorato Vaticano gli hanno invece imposto uno stop per eseguire i dovuti accertamenti. Un’intuizione confermata da un fiume di informazioni apparse su di lui, ricercato dalle autorità polacche perché gravemente indiziato del reato di appropriazione indebita commesso in Polonia.

Il 49enne è così finito in manette ai fini dell’estradizione e ristretto nel carcere di Regina Coeli. Ora dovrà rispondere del reato di appropriazione indebita e della sostituzione di persona e false attestazioni a Pubblico Ufficiale.

Un caso simile con tanto di travestimento è avvenuto nella prima domenica dello scorso mese di maggio. Con i varchi affollatissimi dai turisti, un uomo vestito da prete aveva sperato di passare senza problemi.

E’ stato il contenuto del borsello che aveva con sé invece, a indurre gli uomini della sicurezza a bloccarlo sul posto, e cioè una pistola ad aria compressa, due coltelli e un taglierino, che il soggetto, un 59enne della Repubblica Ceca, si sarebbe portato dietro per “sicurezza” in viaggio.