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Non solo delfini: a Ostia anche i “Diavoli di mare”

I "diavoli di mare" hanno avuto un comportamento "straordinario" al largo del Lido

Un’uscita ecoturistica in barca per vedere i delfini si trasforma in un avvistamento ancora più particolare, quello di un gruppo di cinque “Diavoli di mare”. Sono le mante mediterranee, pesci che difficilmente si vedono in superficie ma la grande particolarità è stata la modalità del loro “viaggio” attraverso le onde al largo di Ostia.

I “diavoli di mare” hanno avuto un comportamento “straordinario” al largo del Lido

Ad avvistare i “Diavoli di mare”, oltre a quattro delfini sempre al largo delle spiagge del Lido, è stato il gruppo di Sotto al mare, guidato dalla presidente dell’associazione Lisa Stanzani.

La manta mediterranea è un pesce cartilagineo, dalla forma particolare.

“E’ una specie endemica del Mediterraneo -spiega Lisa Stanzani – non c’è nulla di allarmistico. La cosa strana è vederne cinque tutte insieme e il comportamento che hanno avuto. Il nostro progetto riguarda il delfino costiero ma capita spesso, uscendo in mare, di osservare altri tipi di animali”.

I Diavoli di mare avvistati al largo di Ostia (foto: Sotto al mare)

I Diavoli di mare sono stati visti al largo di Ostia. Si tratta di animali dalla bocca particolare che termina con appendici, le pinne cefaliche, che servono per far confluire il cibo.

Il materiale fotografico raccolto, così come le osservazioni fatte durante questa uscita, sono elementi poi riportati ai ricercatori del progetto LIFE European Sharks, che si occupa di tutela di squali e razze, cofinanziato dalla Commissione Europea attraverso il programma LIFE.

“Quando troviamo specie non in target con il nostro progetto – spiega la presidente di Sotto al Mare – cerchiamo di dare il nostro contributo contattando chi si occupa delle specie avvistate, come abbiamo fatto con la tartaruga liuto nelle settimane passate”.

La tartaruga liuto, specie più grande al mondo, era giunta morta davanti alla riva di Ostia (per dettagli leggi qui). 

Per quanto riguarda, invece, le mante mediterranee, non è la prima volta che in queste uscite vengano avvistate. Generalmente si tratta di individui singoli e schivi, in questo caso invece erano cinque “diavoli”, di cui due molto grandi, che interagivano tra loro.

Sono passati vicino al gommone, incuranti della presenza dell’uomo, continuando a fare ciò che stavano facendo: le mante erano una davanti all’altra e poi giravano su loro stesse. 

Ciò che si vede sopra l’acqua sono le estremità delle pinne pettorali, in sostanza le parti terminali delle loro “ali”. La specie è poco studiata e in genere non “frequenta” la superficie del mare. Si tratta, infatti, di un animale pelagico, che vive nella colonna d’acqua e che non ha bisogno di salire per respirare.

Ha un aculeo velenifero e, come tutta la fauna selvatica, può essere imprevedibile per cui è meglio non interagire con loro in alcun modo. 

“Nel caso in cui ci si imbattesse in questi animali – conclude Lisa Stanzani – l’invito è quello di fare la segnalazione sul portale dell’associazione che si occupa del progetto che li riguarda”.