I bagnini sono riusciti con prontezza a raggiungere l'uomo in difficoltà a largo: i consigli per affrontare il mare aperto
Si era spinto con la canoa a oltre cinquecento metri dalla riva, oltre lo specchio di acqua sicuro e poi all’improvviso si è trovato in difficoltà perché lo scafo che si era bucato, ha cominciato a sgonfiarsi.
Le richieste di aiuto in un primo momento, vista la lontananza, non era nemmeno percepibili dalla spiaggia ma poi con prontezza due bagnini di Spiagge libere del Comune di Roma si sono buttati in acqua e in pochi minuti hanno compiuto un salvataggio da applauso.
E’ successo oggi, sabato 29 giugno, intorno alle due del pomeriggio non lontano dalla Spiaggia degli sposi, ad Ostia Ponente.
Un salvataggio con rimbrotto, però. I bagnini hanno ricordato a tutti i presenti al salvataggio una serie di accortezze prima di entrare in mare anche se con canoa, sup, piccole imbarcazioni, e quindi in apparenza in sicurezza.
“Mai allontanarsi troppo dal tratto sicuro senza salvagente. Anche quando il mare è una tavola come oggi o se si è esperti nuotatori”, hanno specificato. “Il pericolo potrebbe essere sempre dietro l’angolo in mare”.
Uno dei rischi maggiori? Ritrovarsi proprio con lo scafo danneggiato e senza salvagente.
“Nell’immettere la canoa o sup gonfiabili in acqua si può sempre rischiare di danneggiarli sulle scogliere artificiali che, va specificato, sono più pericolose di quelle naturali. E trovarsi a largo con un mezzo danneggiato, bucato, può rivelarsi ad alto rischio. Così come è successo oggi”.
Una settimana fa altro salvataggio a largo di Ostia. Un 15enne si era avventurato nel mare inquieto.
L’adolescente aveva deciso di fare un bagno nelle acque antistanti la spiaggia dei cani, ma si è trovato in estrema difficoltà.
Una situazione che è stata avvistata immediatamente dai due bagnini, Andrea e Dario, che si sono precipitati in suo soccorso recuperandolo tempestivamente ed evitando il peggio.