Nessuna frenata. L’automobilista, un ventenne di origini rom, che la sera del 17 giugno ha investito e ucciso Manila De Luca, la 24enne travolta mentre attraversava le strisce pedonali col monopattino via di Tor Bella Monaca, viaggiava a velocità sostenuta e non avrebbe nemmeno accennato a una frenata.
L’automobilista indagato per omicidio stradale. Al vaglio della procura un video acquisito dalla Polizia Locale
Al semaforo avrebbe proseguito dritto investendo in pieno la giovane. Non è certo se perché per qualche secondo distratto o se – come ipotizzato da qualcuno nel quartiere – avesse in braccio un bambino mentre guidava.
La conferma dell’assenza di una frenata arriva da un video acquisito dalla Polizia Locale del VI gruppo di Roma Capitale. Per meglio ricotruire la dinamica dell’incidente è stata sequestrata anche la Opel Astra gialla che guidava.
Al vaglio ci sarebbero anche delle testimonianze: sembra che il giovane abbia percorso il tratto all’altezza dell’attraversamento pedonale col semaforo rosso senza rendersi conto della giovane che proprio in quel momento ha cominciato ad attraversare la strada col suo monopattino.
Il giovane – Samule C., 22 anni – è ora accusato di omicidio stradale. Dopo l’investimento si è fermato sotto choc senza riuscire a spiegare quanto accaduto.
Chi era Manila
Manila De Luca era una ragazza del quartiere, molto conosciuta per il suo sorriso e la voglia di fare. Abitava all’R5, in via dell’Archeologia, e fino a poco tempo fa aveva lavorato in un bar tabacchi in via Ferdinando Quaglia.
Amava molto i suoi cani, che portava spesso a passeggio, e si stava dando da fare per trovare un nuovo lavoro. “Solo pochi giorni fa è passata al nostro bar – ha raccontato un esercente – Cercava lavoro. Era una ragazza per bene“.
Tor Bella Monaca sotto choc
Giorni drammatici per il quartiere segnato anche da un altro lutto. Proprio lunedì si sono svolti i funerali di Andrea il 12enne rimasto strozzato dal filo del suo tablet mentre giocava nella sua cameretta. Alla cerimonia centinaia di persone: “Oggi anche il cielo piange per te“.
