Marco Piendibene spiega in questa intervista perché è stato eletto sindaco della cittadina tirrenica
Servizio TG di Riccardo De Paola
Con 11.291 voti Marco Piendibene è il nuovo sindaco di Civitavecchia, staccando di oltre 1.500 preferenze il suo avversario Massimiliano Grasso che se ne aggiudica 9.433.
Un’affluenza molto bassa rispetto alla prima tornata che li ha portati al ballottaggio, ma i cittadini cambiano comunque orientamento politico, passando da destra a sinistra grazie alla larga intesa tra Partito Democratico, Alleanza Verdi e Sinistra e il Movimento 5 Stelle che lo hanno portato alla vittoria.
“Siamo molto felici perché è stata una sfida molto difficile. Siamo partiti veramente con poche risorse -dice il neo primo cittadino, Marco Piendibene- con un po’ di scetticismo, e pian piano le persone hanno capito che era una proposta credibile, l’unica alternativa vera a questa coalizione di destra che era la nostra avversaria, partita con molte più risorse. Però credo che, adesso, non sia il momento di dire che cosa poteva essere ma dobbiamo dire che cosa faremo, dobbiamo cercare di metterci al lavoro già da domani perché in questa città c’è molto da fare”.
Un’ intesa un pochino allargata per raggiungere questo obiettivo?
“Diciamo che l’alleanza col Movimento 5 Stelle era già nelle corde da prima dell’elezione perché ne parlavamo, anche se non potevamo, ovviamente, ufficializzarla perché avremmo in qualche modo delegittimato l’elettorato al primo turno. Con Enzo D’Antò -prosegue Piendibene– avevamo sempre detto che chiunque fosse arrivato avanti avrebbe poi trovato l’altro come alleato e così è stato, quindi non vedo nessuna alcuna che gli elettori non si aspettassero. E’ andata, secondo me in un modo molto significativo per il comprensorio, perché il campo largo, a mio giudizio, verrà adottato anche in molte altre realtà. Col campo largo si vince”.
Un’affluenza comunque bassa, come la mettiamo con gli elettori che non sono andati a votare?
“Mi dispiace, ovviamente, che ci sia stata un’affluenza al di sotto del 50%, anche se poi la volta scorsa era stata al 53%, quindi voglio dire sono punti significativi però il nostro intento è quello di far riavvicinare le persone alla politica, perché non si tratta di Marco o Massimiliano, non era tanto la fiducia in noi, ma proprio che le persone debbano recuperare la fiducia nelle istituzioni e questo è il nostro impegno”, ha concluso il neo sindaco.