Roma, occupazione lampo di una scuola abbandonata: in 150 si trasferiscono nelle aule

L'occupazione la notte scorsa: nella scuola sono arrivati via via oltre 150 stranieri anche con bambini 

L'ultimo sgombero nell'ex scuola

In un lampo l’occupazione di una scuola abbandonata. Mentre a Roma procedono gli sgomberi, si contano altre invasioni di edifici.

L’occupazione la notte scorsa: nella scuola sono arrivati via via oltre 150 stranieri anche con bambini

Intorno alle 21 di ieri sera, venerdì 21 giugno, oltre 150 persone, con bambini al seguito, perlopiù di nazionalità peruviana hanno occupato l’ex scuola Sibilla Aleramo al civico 967 di via Tiburtina. Un edificio abbandonato da più di 15 anni e più volte occupato e sgomberato.

Lo stesso edificio era stato sgomberato poco più di un mese fa dopo un tentativo di occupazione da parte di una ventina di persone.

L’ultima occupazione

Nella mattinata del 2 maggio, infatti, circa 20 persone, tutte straniere, avevano occupato la sede della ex scuola statale Sibilla Aleramo.

Dopo aver ricevuto la segnalazione da parte di un gruppo di residenti, la questura di Roma aveva disposto un immediato sgombero dell’immobile e la successiva identificazione degli occupanti. Erano state attivate, inoltre, immediatamente, le procedure per prestare assistenza ai soggetti fragili anziani e bambini.

Sull’occupazione con immediato sgombero era intervenuto anche il prefetto di Roma, Lamberto Giannini per complimentarsi con gli operanti: “Ho sentito il questore Belfiore per complimentarmi dell’ottimo lavoro svolto dalla polizia di Stato in seguito dell’occupazione della scuola statale Sibilla Aleramo. Un intervento che, ancora una volta, comprova la pronta risposta delle forze dell’ordine avverso fenomeni che si pongono in contrasto con i valori di giustizia e legalità che presiedono a una ordinata e pacifica convivenza“.

Un precedente occupazione risale esattamente a un anno fa, al 22 giugno 2023.

Si tratta di uno stabile, avevano spiegato gli attivisti del Movimento per il diritto all’abitare di Roma , “abbandonato da oltre 15 anni che oggi si riprende la Roma che non ha casa”. La richiesta è che “si apra una interlocuzione autorevole sull’utilizzo di questo spazio”. Lo sgombero però fu immediato.