Nettuno, nuova tragedia del mare sul litorale laziale: annegato un ragazzo di 20 anni

Trascinato al largo dalla corrente è annegato un giovane ventenne

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Immagine di repertorio.

Una nuova tragedia del mare si è consumata oggi, giovedì 20 giugno, sul litorale laziale. Intorno alle ore 14.00 un ragazzo ventenne di origini indiane è annegato tra i flutti dopo essersi tuffato in acqua nel tratto di spiaggia libera situato nei pressi del santuario di Nostra Signora delle Grazie e di Santa Maria Goretti a Nettuno, in prossimità di Viale Giacomo Matteotti.

Trascinato al largo dalla corrente è annegato un giovane ventenne

Ad accorgersi del dramma che si stava consumando al largo dell’arenile privo di controlli a mare è stata una bagnina in servizio di salvataggio presso il vicino stabilimento Il Gabbiano che, dopo averlo visto in difficoltà, si è tuffata in acqua nel tentativo di soccorrerlo. La donna è riuscita a riportarlo a riva privo di sensi e ha cercato di praticare senza successo le prime manovre di rianimazione.

Sul posto si sono recati gli agenti della polizia di stato, il personale della Capitaneria di Porto e i sanitari del 118 che, nonostante l’utilizzo di un defibrillatore, non hanno potuto far altro che constatare il decesso del giovane.

Secondo quanto ricostruito la causa dell’annegamento sarebbe da ricondurre al gioco delle correnti molto agitate in quel punto anche a causa del vento. Il 20enne avrebbe tentato di aggrapparsi agli scogli presenti al largo della spiaggia ma senza riuscirvi.

La salma è rimasta sull’arenile ed è stata trasferita, una volta ottenuto il via libera del pubblico ministero, presso l’istituto di medicina legale dell’università di Tor Vergata in attesa dell’autopsia.

Si tratta della terza vittima che perde la vita in acqua negli ultimi giorni. Domenica scorsa, 16 giugno, ad Anzio un 66enne originario di Lanuvio era stato risucchiato sotto gli occhi terrorizzati della compagna sulla spiaggia libera nella zona di Ponente dove stava trascorrendo una giornata di relax. Il corpo era stato poi spinto dalle onde sul bagnasciuga quando ormai i soccorsi erano completamente inutili (leggi qui).

Il 13 giugno la morte per annegamento era andata in scena sulla spiaggia libera di Torre Flavia, nel territorio del comune di Ladispoli, dove due donne che stavano facendo il bagno si erano trovate in difficoltà a causa del moto ondoso alimentato, in quel punto, da un forte vento. Le due amiche, entrambe insegnanti di nazionalità italiana, non erano riuscite a riguadagnare la riva ed erano state scaraventate dalle onde contro la scogliera che si trova nei pressi dell’arenile.

Mentre una delle due donne, una 52enne originaria di Capranica è riuscita a mettersi in salvo arrampicandosi sulle rocce, l’amica, Maria Cesarea Petracca, 62 anni, residente a Ronciglione in provincia di Viterbo, aveva perso conoscenza nell’impatto ed è molto probabilmente annegata dopo aver perso i sensi. La donna è stata poi recuperata e adagiata sulla spiaggia, e tutti i tentativi di rianimarla erano, purtroppo, risultati vani (leggi qui).

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