La Procura: lo sfregio alla memoria di Matteotti è vilipendio e apologia del fascismo. La Regione: “Presto il restauro”

Scritte fasciste nere sul monumento in ricordo di Matteotti: la procura ha avviato un procedimento contro ignoti

Nella foto il monumento in ricordo di Giacomo Matteotti deturpato con le scritte spray - foto social free

La notte tra il 17 e il 18 giugno, ignoti hanno deturpato con un atto vandalico il monumento in ricordo di Giacomo Matteotti sulla via Flaminia a Riano. E’ stata la polizia municipale a rinvenire graffiti spray di colore nero su tutta la superficie del monumento, tra cui spiccava la scritta oltraggiosa “viva fascio”.

La Procura di Tivoli ha per questo avviato un procedimento nei confronti di ignoti, per il vilipendio aggravato del monumento eretto a ricordo del ritrovamento del cadavere dell’On. Matteotti, e per Apologia del fascismo.

Scritte fasciste nere sul monumento in ricordo di Matteotti: la procura ha avviato un procedimento contro ignoti

I fatti si sono svolti in località Quarta a Riano. E’ qui che è stato edificato il monumento in ricordo del luogo ove fu ritrovato il 16 agosto 1924, il corpo del deputato Giacomo Matteotti, rapito e assassinato il 10 giugno dello stesso anno.

Un gesto indegno a distanza di pochi giorni dalla cerimonia pubblica che ha celebrato il centenario della sua morte, in cui chi lo ha commesso deturpando di scritte nere e frasi oltraggiose il monumento, non ha risparmiato nemmeno la corona di fiori che vi è stata deposta per conto del Presidente della Repubblica italiana.

Immediatamente sono scattate le indagini dei Carabinieri della Compagnia di Bracciano, che sono già in azione per individuare i responsabili del grave atto vandalico.

E a poche ore dal rilevamento della Polizia Municipale, è anche la Procura di Tivoli a procedere nei confronti di ignoti, per “Vilipendio aggravato del monumento dedicato al ricordo del ritrovamento del cadavere dell’On Giacomo Matteotti” in base agli articoli 408 e 61 n. 1 del Codice penale; e per “Apologia del fascismo” secondo l’Art. 4 della Legge del 20 giugno 1952 numero 645, la cosiddetta legge Scelba.

Il presidente Francesco Rocca: “La Regione si farà carico del restauro del monumento”

Immediata la reazione di sdegno del Presidente della Regione Lazio Francesco Rocca, che lo scorso 10 giugno, proprio da quel luogo, aveva ribadito l’importanza di ricordare la figura del deputato socialista ucciso dalla violenza fascista:

Mi auguro che i responsabili di tale gesto vengano individuati e sanzionati adeguatamente. La vita di Giacomo Matteotti racconta una storia di coraggio, amore profondo per il libero pensiero e per i diritti di tutti. Non permetteremo a nessuno di oltraggiare questi valori condivisi della nostra comunità nazionale. La Regione Lazio si farà carico del restauro del monumento” – ha concluso Francesco Rocca.