Strage di auto alle porte di Roma: c’erano due donne dietro ai devastanti roghi

Tre mesi di indagini intorno ad un'insolita coppia criminale: ecco come agivano e perché

Dallo scorso gennaio a oggi, sono stati almeno tre gli incendi appiccati uno dietro l’altro a veicoli in sosta e infrastrutture di Sant’Angelo Romano, nell’hinterland della Capitale.

Un’autentica strage di auto oltre ai pesanti danneggiamenti che, come nel caso di una tubatura da cui è fuoriuscito il gas, potevano creare anche vittime tra gli abitanti della palazzine, fatte evacuare per sicurezza. Dietro a quei roghi in queste ore, si è delineato il volto di due presunte responsabili.

Tre mesi di indagini intorno ad un’insolita coppia criminale: ecco come agivano e perché

C’era soprattutto la distruzione di alcune automobili, nelle mire di una insolita coppia criminale di Sant’Angelo Romano, indagata in queste ore per i roghi che hanno avvolto e distrutto dallo scorso gennaio, almeno nove veicoli.

Per tre volte i Vigili del Fuoco erano intervenuti per domare le fiamme che avevano completamente avvolto e carbonizzato le auto, coinvolgendo pericolosamente anche diverse infrastrutture cittadine rimaste danneggiate.

La paura poi aveva scatenato il panico cittadino durante uno dei roghi, in cui gli abitanti di un intero quadrante erano stati costretti ad evacuare dalle abitazioni per la fuoriuscita di gas da una tubatura raggiunta dal fuoco.

E’ stato solo grazie alle lunghe indagini dei Carabinieri della Sezione Operativa della Compagnia di Tivoli e della Stazione di Sant’Angelo Romano, scattate lo scorso gennaio e durate fino ad oggi, che è stato possibile ricostruire la contorta dinamica degli episodi incendiari, che sarebbero stati pianificati in concorso da due donne attualmente indagate.  

Un caso più unico che raro, in cui potrebbero essere in ballo sentimenti che vanno dalla vendetta alla ritorsione, con una donna mandante ed una esecutrice: la prima come ideatrice dei roghi che avrebbe chiesto all’altra – amica di vecchia data -, di appiccare fuoco a tutte le macchine di proprietà del marito da cui si stava separando.

Entrambe sono intanto state denunciate alla Procura della Repubblica di Tivoli, ora dovranno rispondere dei gravi indizi di colpevolezza di incendio doloso in concorso.

Mentre sono ancora in corso indagini e accertamenti sulle responsabilità delle due donne indagate, resta nel mistero invece la scia di fuoco tra i veicoli distrutti tra Villa Adriana e Tivoli.

La psicosi da piromane è partita nello stesso periodo dei tre roghi a Sant’Angelo Romano, ma non ci sarebbe al momento alcun collegamento tra i diversi episodi.