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Roma, femminicida esce dal carcere dopo 22 anni. Ecco cosa combina, dal primo giorno

L'omicida scontata la pena di un femminicidio, si è trasformato in stalker. Ora è di nuovo in carcere

Scontati 22 anni di carcere per un brutale femminicidio, esce da Rebibbia e, a partire dallo stesso giorno, stalkerizza un’altra donna, una ventenne fidanzata con un ex compagno di cella, facendola vivere nel terrore.

L’omicida scontata la pena di un femminicidio, si è trasformato in stalker. Ora è di nuovo in carcere

A riportare in carcere un pericoloso omicida – guidato come scrive il giudice da “un irrefrenabile impulso criminale” – i carabinieri di Montespaccato e Trastevere.

L’arrestato è Raimondo Gaspa, 53 anni, sardo. Nel 2002 finì in carcere per l’omicidio di Monica Moretti, una urologa 38enne, massacrata con 51 coltellate. L’uomo, separato, era in cura nel suo reparto ma non suo paziente.

Secondo l’accusa cominciò a telefonarle in anonimo per avvicinarla, fino a esasperare la vittima arrivata sul punto di denunciarlo. La 38enne però non fece in tempo.  Venne uccisa nella sua abitazione, a Sassari.

I carabinieri ora hanno riportato in carcere il pericoloso assassino con un ordine di cattura firmato dal Tribunale di Roma. L’accusa, atti persecutori. Fine di un incubo per la vittima, fidanzata di un compagno di cella, notata per caso durante un colloquio in carcere.

La denuncia

Nella denuncia che ha avviato le indagini, la 20enne aveva riferito che un uomo aveva iniziato a molestarla ripetutamente al telefono facendole anche pesanti proposte a sfondo sessuale, al punto da indurla, ormai terrorizzata, a cambiare casa.

Una volta risaliti all’identità dello stalker, l’attività dei carabinieri, diretta dalla Procura della Repubblica di Roma, è diventata lampo.

Telefonate ossessive

Il cinquantenne aveva effettuato le prime chiamate anonime con avance sessuali lo stesso giorno della scarcerazione, il 21 aprile. Altre sette il 9 maggio e altre ancora il 21 utilizzando numeri anonimi e comunque sconosciuti alla vittima.

Secondo il Gip del Tribunale di Roma che ha firmato l’ordinanza “l’uomo risulta ad oggi attinto da un irrefrenabile impulso criminale che lo ha portato a riprodurre, a poche ore dalla sua scarcerazione dopo 22 anni ristretto per l’omicidio volontario della donna di cui si era invaghito nel 2002, gravi condotte illecite ponendo in essere comportamenti criminosi che denotano una vera e propria serialità”. Ora è a Regina Coeli.