Un intero borgo di circa mille abitanti è senza uno studio medico, parliamo di Tragliatella, frazione del Comune di Fiumicino, dove i residenti sono esasperati e chiedono all’amministrazione di trovare finalmente una soluzione.
Il Comune ha promesso di riaprire la struttura ma nella frazione della Tragliatella lo studio medico ha le porte sbarrate
Lo studio di via delle Pertucce è chiuso dal luglio del 2022, cioè da quando l’Arsial ha dichiarato inagibili i locali in cui era ospitato. In attesa dei lavori di ristrutturazione, le porte si sono chiuse lasciando fuori i pazienti che ora, per fare una visita medica, sono costretti a raggiungere Fregene.
La Asl ha, infatti, comunicato al medico di base che non potrà più svolgere la sua attività nei locali in cui era provvisoriamente ospitato.
“Io comunque ho lo studio a Fregene, ricevo quando i pazienti vogliono e, in ogni caso, quando i pazienti di Tragliatella mi chiamano sono sempre presente -afferma il medico di base, dottoressa Maria Grazia Stocco- per quanto riguarda invece le visite non abbiamo un posto dove visitare se i pazienti non si spostano a Fregene”.
“Da una parte si dice che il servizio della sanità pubblica è importante, che i servizi territoriali sono importanti e dall’altro ci chiudono uno studio medico. Mia madre ha 87 anni, per ‘fortuna’ lei ha l’articolo 3, comma 3 quindi risulta interessata da un handicap grave e la dottoressa può venire a visitarla a casa. Altrimenti io non la potevo portare perché non c’è lo studio medico”, rimarca una signora che lamenta il rischio di venire penalizzata dalla sospensione del servizio.
“Anche avere una semplice medicina può diventare complicato e non parliamo poi della possibilità di parlare tranquillamente con un medico e di esporre i propri problemi -fa eco un’altra assistita- le Asl secondo a mio giudizio dovrebbero cercare delle soluzioni diverse, non possiamo ragionare come venti anni fa oramai, se i medici non ci sono, se le strutture sono quelle che sono la Asl, secondo me, dovrebbe cercare di adeguarsi ai tempi”.
“A distanza di due, tre anni non è stato fatto niente, né dentro né fuori -lamenta una residente- non si capisce più di chi è la responsabilità, perché il Comune ha detto di voler prendere in consegna i locali, ma non è chiaro se sia stato firmato un protocollo con l’Arsial, perché sicuramente ci vorrà un protocollo”.
“A febbraio di quest’anno -puntualizza Fabio Zorzi, consigliere del Comune di Fiumicino- l’amministrazione comunale aveva dichiarato che questo studio sarebbe stato riaperto, ma in realtà oggi non è così. Noi chiediamo all’Arsial di accelerare di molto i tempi dell’intervento perché un territorio senza sanità è un territorio veramente alla preistoria, la sanità deve essere una base per qualsiasi territorio”.