Via di Malafede, gli abitanti ne chiedono la messa in sicurezza: eppure qualcosa si muove (VIDEO)

Mancanza di marciapiedi, strisce pedonali cancellate, pedoni esposti al pericolo. Via di Malafede deve essere riqualificata

Servizio TG di Gloria Piccioli

Tornano a chiedere la messa in sicurezza di Via di Malafede i residenti di Giardino di Roma. I lavori di riqualificazione dell’arteria, iniziati nel 2019 e interrotti poco dopo, hanno lasciato un cantiere a cielo aperto, un marciapiede transennato e una situazione di pericolosità per automobilisti e pedoni.

Mancanza di marciapiedi, strisce pedonali cancellate, pedoni esposti al pericolo. Via di Malafede deve essere riqualificata

Questa è una strada che viene percorsa molto frequentemente a piedi sia da noi residenti, dalle persone che abitano lungo la strada e da coloro che alloggiano qui al camping ed è molto pericolosa -denuncia un’abitante della zona- perché le macchine sfrecciano senza moderare la velocità, nonostante ci siano anche le strisce pedonali che, oramai, neanche più si vedono purtroppo. Ed è una strada che è transennata, con un passaggio pedonale ristretto ed è, da anni, che è così.

Qualche aggiornamento lo avete ricevuto qualche giorno fa?

Nella Commissione che si è tenuta lunedì, dopo aver discusso l’ordine del giorno -dice Alberto Minervini, presidente del Comitato di quartiere Giardino di Roma- ci siamo permessi di chiedere al Presidente Di Matteo se ci fossero notizie in merito a questi lavori che dovevano e dovrebbero cominciare per giugno. E ci ha informati che per l’estate questi lavori saranno completati. In più abbiamo saputo che, grazie a una loro proposta, il marciapiede considerato su un solo lato che doveva arrivare da Ostiense alla Cristoforo Colombo sarà, invece, realizzato su entrambi i lati della carreggiata”.

Noi ci auguriamo che questo avvenga molto velocemente, perché dal campeggio che è pieno si avviano i turisti che vengono nel nostro supermercato a fare la spesa, ma anche per godersi un attimo il verde, per andare in chiesa, per andare alla posta, per andare in farmacia”.

“Tutto ciò è molto pericoloso perché sono tutti costretti a camminare sull’orlo di un fosso con le macchine che vanno in entrambi i sensi di marcia e che, in pratica, non hanno neppure lo spazio per fare manovre. Sono stati abbattuti pini -conclude Minervini- le cui radici hanno sollevato il manto stradale e le auto, con dislivelli di circa 25-28 centimetri se intercettano quel fosso ci finiscono dentro spaccandosi il semiasse, di conseguenza si spostano un poco più in là verso la carreggiata minacciando la vita stessa dei pedoni”.