Rissa durante una seduta alla Camera: deputato preso a pugni in faccia (VIDEO)

Deputato bloccato e poi aggredito: due feriti trasportati fuori in barella dall'Aula della Camera  

L’Aula della Camera si è trasformata in uno scenario da Far West questo pomeriggio, per l’esplosione di una vergognosa rissa tra parlamentari durante una seduta, dove non ha certo vinto il dialogo e la civiltà, ma al contrario sono volati cazzotti. Tra i feriti e contusi un deputato colpito ripetutamente al volto e un assistente parlamentare.

Deputato bloccato e poi aggredito: due feriti trasportati fuori in barella dall’Aula della Camera

Una rissa violenta tra parlamentari è il peggior spettacolo a cui potevamo assistere oggi, a pochi giorni dalle Elezioni Europee. A farla esplodere secondo le prime ricostruzioni sarebbero stati i toni utilizzati durante la discussione dell’autonomia differenziata, dove ad avere la peggio è stato il deputato del M5S assalito, Leonardo Donno.

Il parlamentare secondo alcune testimonianze, sarebbe stato colpito al volto con una serie di pugni richiedendo l’intervento degli operatori sanitari dell’ARES 118 che lo hanno raggiunto in Aula e trasportato al Pronto Soccorso.

Una furia esplosa quando lo stesso è uscito dai banchi spiegando una bandiera tricolore per metterla sulla spalle del Ministro Calderoli: “Perché – nelle parole di Giuseppe Conte – diciamo no alla secessione dell’Italia firmata Meloni, Salvini e Tajani”.

A quel punto il deputato è stato prima riportato all’ordine dal presidente della camera Lorenzo Fontana che lo ha espulso, poi bloccato dalla sicurezza, e infine circondato da alcuni deputati leghisti.

Un capannello rissoso, all’interno del quale l’Onorevole Iezzi è stato il deputato più volte ripreso verbalmente, come si evince dal video riportato da welcome to favelas. A quest’ultimo sarebbero stati attribuiti i colpi subiti da Donno, ma in quel caos non è stato ancora identificato con certezza l’aggressore. A restare ferito intanto, è stato anche un assistente parlamentare, trasportato in infermeria.

Mentre questa scena indegna era già sotto gli occhi di tutti, Conte ha proseguito a tuonare difendendo la provocazione e contro quanto che aveva scatenato il gesto: “Giù le mani dal nostro tricolore. Non passerete. Vergogna”.