Estate a Ostia: Centro storico “ipotecato” dalle bancarelle per tre anni

Centro storico assediato dalle bancarelle: è il progetto triennale varato dal X Municipio

ROMA-BANCARELLE-RAGGI-SPAZI-

Saranno due mesi di bancarelle nella zona che una volta era la più pregiata di Ostia, quello che una volta si considerava “il salotto buono”. Durante l’estate e per una “ipoteca” che riguarda ben tre anni consecutivi.

Centro storico assediato dalle bancarelle: è il progetto triennale varato dal X Municipio

E’ l’ultima trovata dell’amministrazione a trazione centrosinistra del X Municipio. “Estate a piazza Anco Marzio”, infatti, è il tema dell’avviso pubblico licenziato dal parlamentino del Palazzo del Governatorato. Si tratta dell’appalto per due mesi estivi nei tre anni compresi tra l’attuale e il 2026 del cuore del Centro Storico. Il soggetto vincitore dell’avviso pubblico si impegna a allestire per non meno di quattro settimane un mercatino di bancarelle nei seguenti periodi: per il 2024, dal 08 luglio al 02 settembre; per il 2025, dal 30 giugno al 1° settembre e per il 2026, dal 27 giugno al 31 agosto.

Evidentemente, per soddisfare la domanda di residenti e turisti di Ostia, di non bastano le bancarelle di Natale, quelle di Pasqua, quelle della Festa del Cioccolato, quelle dei mercatini socio-culturali, quelle dei mercati saltuari e via elencando.

I mercatini saranno autorizzati a operare dalle 8,00 alle ore 24,00, con buona pace dei commercianti che restano aperti anche durante l’inverno e che aspettano gli incassi estivi per poter compensare le perdite dei mesi più “fiacchi”. Per ragioni igienico sanitarie “non è possibile esercitare attività di somministrazione, ma esclusivamente di vendita e degustazione, obbligatoriamente all’interno dell’area concessa”.

L’area è interamente quella di piazza Anco Marzio, con esclusione delle aiuole, se così si possono definire gli spazi brulli e rinseccoliti che circondano la pericolante e arrugginita Ostiamor.

Le domande dovranno pervenire al X Municipio entro il 25 giugno. Silenzio da parte dei sindacati dei commercianti.