Roma, sciopero nazionale di Trenitalia in arrivo e questa volta senza fasce di garanzia: le date a rischio

Lo sciopero non prevede fasce di garanzia e potrà essere revocato dal ministero delle Infrastrutture solo con provvedimento motivato

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Immagine di repertorio

Collegamenti nazionali e regionali a rischio per i passeggeri che si metteranno in viaggio con Trenitalia a causa della proclamazione di uno sciopero nazionale da parte delle organizzazioni sindacali del personale. Agitazioni che coinvolgeranno anche le linee gestite da Trenitalia Tper e Trenord.

Lo sciopero non prevede fasce di garanzia e potrà essere revocato dal ministero delle Infrastrutture solo con provvedimento motivato

L’astensione dal lavoro scatterà a partire ore 3.00 di domenica prossima, 16 giugno sino alle ore 2.00 del mattino di lunedì 17 giugno. Trattandosi di giorni festivi che, pertanto, non possono incidere sulla mobilità dei pendolari che ogni giorno prendono i treni per recarsi al lavoro non saranno previste le fasce di garanzia imposte dalla legislazione vigente nel caso in cui lo sciopero cada nei giorni feriali.

Se non vi saranno provvedimenti restrittivi da parte delle autorità competenti l’orario convenzionale andrà incontro a cancellazioni delle corse o riduzioni di percorso. L’agitazione sindacale può avere ripercussioni sul servizio anche prima dell’inizio e dopo la sua conclusione.

La sospensione dei collegamenti, informa una nota, potrà avere ripercussioni anche sui treni in partenza nella fase antecedente all’inizio dello sciopero e dopo la sua conclusione.

I passeggeri che intendano rinunciare a mettersi in viaggio, possono chiedere il rimborso del biglietto di Intercity e Frecce fino all’ora di partenza del treno prenotato, e fino alla mezzanotte del giorno antecedente allo sciopero per i treni regionali.

E’ fatta salva la possibilità di riprogrammare il viaggio a condizioni di trasporto equivalenti o simili a quelle del titolo acquistato, tenendo conto della disponibilità di posti sul percorso alternativo prescelto.

Ma c’è anche l’eventualità che il ministro delle Infrastrutture emani un decreto di precettazione del personale viaggiante revocando, di fatto, lo sciopero. Esattamente come era accaduto quando Trenitalia e Italo avevano annunciato una sospensione del servizio di trasporto ferroviario tra le ore 3.00 di domenica 19 maggio e le ore 2.00 di lunedì 20.

Pur non essendo previste fasce di garanzia a tutela del diritto alla mobilità, trattandosi di agitazioni proclamate in giorni festivi come nel caso del prossimo 16 giugno, il ministro Matteo Salvini revocò le agitazioni differendole ad altra data, in considerazione del massiccio afflusso di turisti, stimato in circa 200mila persone, che persero parte al Gran Premio di Formula 1 di Imola. Lo sciopero, spiegò in una nota il Ministero delle Infrastrutture, avrebbe, infatti, provocato “notevoli ripercussioni e problemi di ordine pubblico e di sicurezza”.

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