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Fiumicino: tripudio di sauté, fritture e tanto altro per la 52ma edizione della Sagra del Pesce (VIDEO)

Migliaia di visitatori e buongustai hanno preso d’assalto il padellone e le cucine da campo allestite dalla Pro Loco per la Sagra del pesce

Servizio TG di Alberto Tabbì

52ma edizione della Sagra del Pesce di Fiumicino, organizzata come di consueto dalla locale Pro Loco. La grande novità dell’edizione di quest’anno, che si è tenuta dal 7 al 9 giugno scorsi, è la location.

Migliaia di visitatori e buongustai hanno preso d’assalto il padellone e le cucine da campo allestite dalla Pro Loco per la Sagra del pesce

Eh sì abbiamo voluto scommettere su una piazza nuova -dice Pino Larango, presidente della Pro Loco- che è qui da giusto un anno, il plateatico dove si svolge il mercato del sabato. Ovviamente c’è un grande spazio, c’è un ampio parcheggio”.

A livello di prelibatezze cosa proponete quest’anno?

Abbiamo il sauté di cozze che è sempre gettonatissimo, la gente l’apprezza, è gustoso, è magari uno di quei piatti semplici ma difficoltosi da far preparare a casa. Ci sono dei primi di pasta, tutti con condimento rigorosamente a base di pesce e la regina del piatto forte della Sagra, la frittura”.

Le caratteristiche di questo padellone e come siete organizzati per cucinare?

Allora la padella è separata in cinque settori, ci saranno degli operatori che faranno solo i calamari, altri solo i gamberi e altri le patate, tutto separato a settori in modo da non mischiare né i sapori, né i colori perché si sa che il gambero rilascia quel colore che andrebbe a sporcare l’altro pesce. Quest’anno abbiamo aggiunto le alici fritte che sono una bontà, una delizia proprio”, spiega uno degli chef.

Questa è una Sagra storica importante, anche come esempio di organizzazione, come modello per tutte le oltre 300 Pro Loco del Lazio, quindi siamo qui proprio per festeggiare questa Pro Loco -sottolinea Claudio Nardocci, Presidente Pro Loco del Lazio- così ben organizzata che poi tiene alti i valori che difendiamo, le tradizioni, la cultura, l’enogastronomia e tutto quello che c’è intorno. Perché, poi, il ricavato di queste feste viene impiegato per mettere in evidenza tutto questo patrimonio immateriale, culturale che è patrimonio dell’umanità”.

Cosa ha preso?

Una frittura, una pasta, una patatina e basta”.

Come sono?

La pasta è ottima, la sto assaggiando adesso”.

Da dove viene signora?

Da Roma”.

Cosa ha preso? La frittura vedo, com’è?

Frittura, cozze, mio marito ha preso la pasta, buonissima

Da Tivoli. E cosa ha preso? La frittura, vedo.

Sì, frittura mista, patatine”.

Già l’ha assaggiato, com’è?

Buonissimo”.

Va ricordato innanzitutto che è stata allestita anche una postazione per cucinare cibo per celiaci e poi che alla Sagra hanno lavorato una cinquantina di persone per regalare ancora una volta alla gente la prelibatezza del pescato locale.