Omicidio suicidio a Nettuno, cadaveri di un uomo e di una donna trovati in casa dal figlio di lui

Accanto ai due cadaveri è stata rinvenuta una pistola, indagano i carabinieri

Sul posto carabinieri e Polizia Mortuaria
Un mezzo della Polizia Mortuaria. Foto di repertorio

E’ da attribuire e un probabile omicidio-suicidio il ritrovamento dei cadaveri di un anziano di 88 anni e di una donna di 66, conviventi, da parte del figlio dell’ultraottantenne in un appartamento situato nella cittadina di Nettuno.

Accanto ai due cadaveri è stata rinvenuta una pistola, indagano i carabinieri

L’allarme al numero unico delle emergenze è partito intorno alle ore 10.30 di questa mattina, venerdì 7 giugno, quando il più giovane, dopo essere arrivato alla casa, situata in via Tronto, ha rinvenuto i due corpi accanto ai quali è stata trovata una pistola.

Sul posto sono intervenuti intervenuti i carabinieri della stazione di Nettuno e i colleghi della Compagnia di Anzio che indagano sulle circostanze del duplice decesso insieme ai militari del Nucleo Investigativo di Frascati che hanno eseguito i rilievi tecnico scientifici sulla scena del delitto.

In base a una prima ricostruzione il decesso dei due risalirebbe al pomeriggio di ieri, giovedì 6 giugno. L’ispezione necroscopica ha evidenziato la presenza di due ferite da arma da fuoco sulla donna, la 66enne Kaltcheva Gergana Todorova di origini bulgare, raggiunta da un proiettile all’addome e da uno al collo, mentre Franco di Lelio si sarebbe sparato alla tempia con la stessa pistola, detenuta regolarmente.

La sequenza degli spari è stata ricostruita sulla base della testimonianza di una vicina di casa della coppia che ha udito due colpi ravvicinati e a distanza di circa un minuto un altro.

Tutto da ricostruire il movente che avrebbe spinto l’anziano a compiere un gesto così estremo. Secondo quanto riferito agli inquirenti da chi lo conosceva l’ultraottantenne avrebbe allacciato, circa un anno fa, una relazione con la donna, inizialmente affittuaria di un appartamento che l’uomo possedeva al piano superiore. Abitazione poi lasciata dopo l’inizio della convivenza.

Nulla avrebbe lasciato presagire la tragedia. Nessuno screzio, nessun litigio, nessuna denuncia per violenze presentata alle forze dell’ordine.

Franco di Lelio si recava spesso dal figlio per dargli una mano in fabbrica, mentre con la compagna, molto riservata, usciva talvolta per fare la spesa.

Questa mattina era stata la governante della coppia ad avvisare che qualcosa non andava perché nessuno le aveva aperto la porta dell’appartamento dove faceva le pulizie e si recava per portare i giornali.

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