Torvajanica, otto spiagge libere senza bagnini: e non c’è tempo per correre ai ripari (VIDEO)

I residenti e i bagnanti si sentono abbandonati a se stessi sulle spiagge prive di bagnini

Servizio TG di Gloria Piccioli

Quest’estate rischiano di rimanere senza bagnini le otto spiagge libere di Torvajanica. La gara d’appalto da 863 mila euro per quattro anni, pubblicata dal comune di Pomezia lo scorso 30 aprile, non è andata a buon fine. Solo una società ha partecipato al bando e dunque è venuto a mancare il principio della concorrenza. Una notizia preoccupante per residenti e turisti che in caso di pericolo rischiano di non poter contare sul servizio di salvataggio.

I residenti e i bagnanti si sentono abbandonati a se stessi sulle spiagge prive di bagnini

Rare volte ci veniamo noi prima di andare in ferie”, dice una frequentatrice delle spiagge lasciate senza presidio di sicurezza.

La notizia è che sicuramente non ci saranno i bagnini.

Dispiace, servono comunque sia”.

Comunque è un pericolo, ci sono parecchi bambini, anche ora.

Sì ci sono pericoli per i bambini. Il bagnino serve alla spiaggia, vero?”, si chiede la signora guardandosi intorno.

Tutte le estati veniamo e questo è stato il primo bagno dell’anno”, sottolinea un ragazzo.

L’idea di non avere i bagnini per quest’estate vi preoccupa un pochino?

Eh sì è una figura importante”.

Ci sono anche parecchie persone anziane, quindi sicuramente è una situazione di pericolo.

“Sì, sì assolutamente d’accordo”.

E’ qualcosa che dispiace moltissimo -afferma un’altra donna presente sull’arenile- anche perché ci sono sempre meno servizi alla fine. E’ proprio il cittadino che viene completamente abbandonato allo sbando, cosa che fino a qualche anno fa non era così, insomma c’era più cura, più interesse”.

Così, insieme alle otto postazioni dotate di torretta di salvataggio, verrebbero a mancare anche altri servizi, come le passerelle, i defibrillatori e le sedie job, per permettere alle persone con disabilità di raggiungere la riva.

Qui ci sono parecchi bambini, ho visto anche dei disabili, c’era una pedana, uno scivolo e se non ci fossero più queste strutture sarebbe una cosa antipatica, sgradevole”, rileva un anziano.

Non capiamo appunto perché ci devono trascurare in questa maniera, proprio non riusciamo a capire perché questo grande disinteresse, lasciare i cittadini, così trovo che sia proprio un esempio di grande inciviltà”, conclude una delle signore intervistate.

Il servizio di salvataggio sarebbe dovuto partire il 15 giugno per terminare nella metà di settembre, ma ormai potrebbero non esserci i tempi per un nuovo bando. Il comune di Pomezia, dunque, dovrà stabilire quale decisione adottare.