Precipitò da una finestra alla Magliana, per la morte di Ciccio Barbuto chieste tre condanne

Sotto processo i "carcerieri" del pr Ciccio Barbuto, volato dal quinto piano mentre tentava di sfuggire al sequestro

Via Pescaglia, il palazzo dove è precipitato il pr

Diciotto anni ciascuno dei tre imputati. Sono le richieste avanzate dalla procura di Roma per gli imputati a processo per la morte di Francesco Vitale. Il quarantenne, pr barese noto come “Ciccio Barbuto” era morto il 22 febbraio del 2022 precipitando da una finestra al quinto piano di un palazzo della Magliana nel tentativo di sfuggire da chi lo aveva rapito e torturato per un grosso debito di droga, 500mila euro.

Sotto processo i “carcerieri” del pr Ciccio Barbuto, volato dal quinto piano mentre tentava di sfuggire al sequestro

A processo con rito abbreviato (e relativo sconto di un terzo della pena) ci sono Daniele Fabrizio, Sergio Placidi e la sua compagna Ilaria Valentinetti, che – secondo la ricostruzione dei pm del pool antimafia Francesco Cascini e Francesco Minisci – si sarebbero alternati nel ruolo di carcerieri e rispondono di sequestro di persona a scopo di estorsione con l’aggravante della morte. 

Precipitò da una finestra alla Magliana, per la morte di Ciccio Barbuto chieste tre condanne 1
Il pr Francesco Vitale

Per almeno 12 ore il 45enne è rimasto rinchiuso nell’appartamento di via Pescaglia. “Sergione” e “Saccottino”, in particolare, avrebbero agito per conto terzi nella riscossione del credito che in origine Vitale avrebbe avuto con Elvis Demce, l’erede di Fabrizio Piscitelli, detto Diabolik (ucciso al parco degli Acquedotti) anche se il mandante del rapimento è rimasto ignoto.

Per riavere droga o soldi i rapitori contattarono anche la famiglia di Vitale dopo averlo rapito in strada, dicendo che in caso contrario l’avrebbero ucciso.

Gli altri indagati

Una inchiesta non del tutto chiusa. A novembre nell’indagine sono spuntati due nuovi indagati. L’iscrizione quando i carabinieri del Nucleo Investigativo del Comando Provinciale di Roma hanno eseguito un decreto di perquisizione, nel quartiere di San Basilio.

La morte del pr barese Ciccio Barbuto era sembrata subito sospetta. Le successive indagini hanno portato a ricostruire le sevizie dell’uomo nell’appartamento dove i carabinieri hanno isolato tracce di sangue non cancellate dalla candeggina.

Vitale, secondo quanto ricostruito finora, sarebbe arrivato a Roma proprio nel quartiere di San Basilio, dove avrebbe incontrato almeno uno dei due indagati, e da lì poi portato nell’appartamento della Magliana dove potrebbe essersi lanciato dalla finestra per sfuggire alle torture.