Identity, cos’è e come funziona il nuovo quiz show di Amadeus sul Nove

Tutte le info sul nuovo programma di Amadeus

Amadeus Nove
Amadeus Nove - canaledieci.it

Amadeus ha da poco terminato la sua avventura con Affari Tuoi, che lascerà nelle mani di Stefano De Martino (ormai dato per certo come prossimo conduttore dello show dei pacchi). Ufficializzato il passaggio a Discovery, per il romagnolo è arrivato il tempo di iniziare a lavorare sul nuovo progetto. Si chiamerà Identity. Ecco di cosa si tratta.

Identity: il nuovo programma di Amadeus sul Nove

Come detto, si chiamerà Identity e non è nient’altro che il programma che Amadeus conduceva su Rai 1 prima di Affari Tuoi. Si tratta, infatti, del format originale americano de I Soliti Ignoti. La Warner Bros ha acquistato i diritti e l’anno prossimo affiderà la trasmissione al 61enne di Ravenna.

La notizia è stata confermata da Laura Carafoli, responsabile dei contenuti e dei progetti per Discovery in Italia, che ha parlato di Identity e di molto altro in un’intervista a La Repubblica.

Dopo gli ascolti da record con Che Tempo Che Fa, la proprietà intende fare una manovra simile a quella che ha portato Fabio Fazio sul Nove. Gli ottimi risultati ottenuti negli ultimi anni da Amadeus, con le trasmissioni di Rai 1 e il Festival di Sanremo, hanno convinto la Warner Bros a investire sul conduttore, acquistando i diritti del quiz statunitense NBC.

Soliti Ignoti

Come anticipato, si tratta dello stesso format di “I Soliti Ignoti“: i concorrenti devono indovinare le professioni di 8 persone, chiamate “ignoti”, con pochissimi indizi a disposizione: età, genere, piccoli aneddoti, sguardo frontale, di profilo e con un particolare zoom per notare i dettagli del volto. Nella parte finale del gioco, i concorrenti devono indovinare chi è il parente misterioso di uno degli 8.

Laura Carafoli, ha poi rivelato a Repubblica alcuni dettagli sui piani futuri del gruppo, confermando l’interesse dell’azienda statunitense nell’investire sulla tv italiana e sui suoi “cavalli di razza”.

Adesso è il momento di unire l’innovazione con la tradizione. Molti vogliono unirsi a noi. Stiamo lavorando per riportare la televisione generalista in una posizione di rilevanza.” – ha dichiarato Carafoli.

Infine, Carafoli ha accennato al possibile lancio della piattaforma di streaming Max, attualmente operativa negli Stati Uniti sotto il marchio HBO e lanciata in Spagna lo scorso anno. Max potrebbe arrivare in Italia nel 2026.