L’attività dei volontari è importante ma non è sufficiente a salvare la lecceta dal baratro in cui è precipitata
Servizio Tg di Paolo Leone
Bonifica immediata dai rifiuti che soffocano la vegetazione, installazione di un impianto antincendio e avvio di una manutenzione straordinaria. Sono queste le richieste dei residenti di Fregene per la riqualificazione della lecceta.
“La lecceta è una discarica a cielo aperto e la lecceta, come la pineta, è un bene di inestimabile valore che tutti, istituzioni, associazioni e cittadini siamo obbligati a tutelare e preservare per le future generazioni. Non è soltanto un obbligo molare -sottolinea Dina Signorello, vicepresidente Associazione Autonomia da Fiumicino- ma è anche un obbligo costituzionale. Ce lo chiedono gli articoli 9 e 41 della Costituzione. Parliamo di un’area verde che è stata completamente abbandonata. Ormai è una discarica a cielo aperto. Certo, in questo hanno responsabilità anche i cittadini maleducati, però è altrettanto certo che l’amministrazione non fa nulla per la lecceta è un problema grosso. Gli unici interventi che ci sono stati in questi anni sono soltanto quelli eseguiti dalle associazioni private, ma questo non è sufficiente. La lecceta ha bisogno di un impianto antincendio e a tutti vorrei ricordare che qualche anno fa c’è stato un inizio di incendio. Qui vicino ci sono delle case. Si tratta, quindi di una situazione di grave pericolo. Di che cosa ha bisogno la lecceta? Tanto, troppo, una manutenzione ordinaria ma, anche, una manutenzione straordinaria perché bisogna riportarla ad area verde protetta”.
Avete già fatto dei solleciti?
“Noi ne abbiamo fatti tanti. La nostra associazione Autonomia di Fiumicino ha mandato 20 giorni fa una lettera al Ministro dell’Ambiente, al Presidente della Regione Lazio, all’Assessore della Regione Lazio, al Comune, chiedendo interventi risolutivi perché questa situazione di degrado non è più sostenibile. Vorremmo fare al sindaco Baccini una preghiera, riportare la pineta e la lecceta di Fregene nelle stesse condizioni di Villa Guglielmi. Ma non ci risponda che non ci sono le risorse economiche, perché le risorse economiche si trovano, basta presentare i progetti, ci sono fondi europei”.
Nella lecceta si continuano a gettare rifiuti.
“Il problema è innanzitutto che ci dovrebbe essere qualcuno che andasse a raccoglierli -aggiunge Andrea Nocella Presidente Asd Running Club Fregene- d’altra parte lasciandoli in stato di abbandono i rifiuti attirano la fauna locale, volpi, daini, che spesso e volentieri aprono queste buste con spazzatura che poi troviamo sparpagliata”.
I residenti chiedono anche l’installazione di un impianto di videosorveglianza o delle fototrappole.