Festa della Repubblica, blitz di Ultima Generazione bloccato dalle Forze dell'Ordine. Gli attivisti: "Volevamo sono lanciare un messaggio a Mattarella"
Hanno approfittato della parata del 2 giugno gli ambientalisti di Ultima Generazione, che stamattina, hanno tentato di superare le transenne per manifestare contro una Festa della Repubblica in cui non si riconoscono.
“Volevamo lanciare un messaggio a Mattarella in una maniera non violenta” hanno dichiarato. Ma non appena sono stati visti con vernice, lucchetti e fango, sono stati bloccati dagli agenti dei servizi preventivi.
Si sono presentati in 15 nei pressi delle transenne posizionate per la parata del 2 giugno, gli ambientalisti di Ultima Generazione, che stamattina volevano superare le transenne con la chiara intenzione di manifestare il loro dissenso incatenandosi, per una Festa della Repubblica: “Che non rappresenta tutti i cittadini. Non i contadini che hanno perso tutto, case e raccolti, né gli operai che invece continuano a morire di lavoro” – hanno dichiarato.
Quando gli agenti in servizio li hanno visti con le bottiglie di vernice e diversi lucchetti hanno subito intuito il loro scopo, cioè quello di avvicinarsi il più possibile a via dei Fori Imperiali per mettere in atto un ennesimo blocco.
A quel punto sono scattati i servizi preventivi messi in atto dalla Questura che hanno bloccato in più punti gli attivisti per poi caricarne cinque sulle pattuglie e portarli negli uffici di Polizia.
Secondo gli ultimi aggiornamento, gli ambientalisti avevano con loro anche del fango che non hanno usato. Il loro scopo come loro stessi hanno dichiarato in queste ore, era unicamente richiamare l’attenzione sui problemi climatici, mentre invece: “Siamo stati placcati dalla polizia e portati in commissariato mentre tra il pubblico assistevano in via IV Novembre al passaggio del Presidente della Repubblica. Un poliziotto ha usato il manganello su uno di noi mentre era già trattenuto a terra da altri agenti”.
Poche ore dall’episodio sono stati gli stessi ambientalisti di Ultima Generazione, a pubblicare una nota di denuncia di quanto avvenuto:
“Eravamo andati a chiedere a Mattarella di proteggerci, e di proteggere la Repubblica perché il governo non lo sta facendo, ma non siamo riusciti ad entrare in strada perché ci hanno bloccato. Questa non è la festa della Repubblica che vogliamo noi. Noi vogliamo la festa di tutti i cittadini, dei contadini che hanno perso tutto, case e raccolti, degli operai che invece continuano a morire di lavoro, dei medici e degli infermieri che sono stati osannati durante la pandemia. Ma oggi in piazza non c’è nessuna di queste categorie. Noi siamo qua solo per chiedere protezione con un Fondo Riparazione, che possa soccorrere tutte le persone colpite anche in questi giorni, e che lo saranno sempre di più in futuro come ci dice la scienza. Invitiamo tutti il 1 ottobre in Piazza del Popolo” – ha concluso Massi.