A Subiaco raddoppia la sala operatoria: adesso bisogna arruolare nuovi chirughi

La sala operatoria raddoppia: promessa una terza sala per gli interventi ortopedici 

Una sala operatoria nuova e una messa a norma. Aperto all’Angelucci di Subiaco, l’ospedale pubblico che serve la Valle dell’Aniene, un nuovo blocco operatorio. Adesso si attende l’arruolamento di altri chirughi: in servizio ce ne sono 4 sui sei previsti in pianta organica.

La sala operatoria raddoppia: promessa una terza sala per gli interventi ortopedici

Il nuovo blocco composto da due sale operatorie dotate di moderni macchinari e attrezzature, permetterà la realizzazione di interventi di chirurgia oculistica (in sedute dedicate il lunedì e il mercoledì), di chirurgia generale laparoscopica e tradizionale in regime ordinario e di day surgery (durante le sedute operatorie del martedì e del venerdì) e di interventi di chirurgia ambulatoriale (il lunedì, mercoledì e giovedì).

Afferente alle sale chirurgiche, aperto anche uno spazio, con quattro posti letto, dedicato alla gestione del post operatorio dei pazienti che si sottopongono a intervento.

Nei prossimi messi – annunciano dalla Regione Lazio – insieme al ripristino del servizio di ortopedia, verrà inserita anche una terza sala in cui verranno eseguiti interventi specialistici ortopedici, pienamente integrati nella consueta organizzazione settimanale.

Il taglio del nastro oggi in presenza del Commissario Straordinario dell’ASL Roma 5, Silvia Cavalli, del sindaco di Subiaco Domenico Petrini.

Più interventi

La realizzazione di questo blocco operatorio dimostra la volontà dell’ASL Roma 5 e dell’Ospedale Angelucci di incrementare il grado qualitativo e quantitativo dei servizi offerti ai propri pazienti“, ha dichiarato l’assessore regionale al Bilancio Giancarlo Righini, a Subiaco in rappresentanza anche del presidente della Regione Lazio, Francesco Rocca.

Dal 1 gennaio al 31 marzo 2024, grazie alla presenza di maggior personale sanitario – ma soprattutto al dirottamento dei pazienti da Tivoli in seguito al rogo dell’ospedale (riaperto lunedì) – sono state eseguite 333 procedure chirurgiche, con un aumento del 130% rispetto allo stesso trimestre dell’anno precedente.

L’Ospedale di Subiaco – ha commentato il Commissario Straordinario Cavalli – è un presidio molto importante nel territorio della nostra Asl. Il nuovo blocco operatorio fornirà ai nostri pazienti un servizio sanitario più efficiente. Testimonianza del nostro impegno verso una medicina di prossimità, vicina alle esigenze del proprio territorio”.

L’emergenza del pronto soccorso

Nell’ospedale più piccolo del Lazio con 30 posti letto per acuti (20 di medicina e 10 di chirurgia), 10 per day hospital e 10 di lungodegenza, scongiurata la chiusura annunciata anni fa, resta il problema del pronto soccorso dove c’è un medico e tre infermieri a turno, ma rimane penalizzato dall’assenza di un pediatra e della presenza di un unico cardiologo.