Rifiuti, salta il nuovo impianto al Tmb Salario: si farà altrove

L'impianto non si farà più nell'area dell'ex Tmb, cambia location

L'impianto del Salario in fiamme

Non all’interno del Tmb Salario, e neanche nel resto del territorio del III municipio. L’impianto Ama per il trattamento di 30mila tonnellate di rifiuti proveniente dalla raccolta dello spazzamento non sarà più realizzato nel sito di proprietà della municipalizzata in via Salaria, dove fino al 2018 era in azione il Tmb.

L’impianto non si farà più nell’area dell’ex Tmb, cambia location

La battaglia dei comitati di quartiere e dell’ Osservatorio No Tmb Salario, che si era acuita dopo l’incendio del 2018, ha vinto e con un risultato: “L‘impianto si farà altrove”. “Dopo tutte le verifiche fatte e un confronto serrato col sindaco-commissario, Roberto Gualtieri, la scelta è stata quella di delocalizzare l’impianto in un altro sito”, ha detto in commissione Ambiente l’assessora ai Rifiuti Sabrina Alfonsi.

Ad agosto il Campidoglio aveva scelto di localizzare l’impianto al Salario aprendo un confronto molto duro col municipio III, che non voleva più in quell’area impianti dedicati ai rifiuti. Il progetto Ama era stato poi assoggettato a valutazione di impatto ambientale in Regione. Intanto, con una mozione, anche l’Assemblea capitolina aveva chiesto di verificare che il sito fosse idoneo o meno.

Cambia la location

A distanza di un anno il Comune cambia idea sulla location. L’impianto si farà comunque, ma in un altro luogo. Il motivo? E’ considerato strategico per l’economia circolare della città.

Sono già avviati i confronti per un’altra localizzazione. La città – avverte la Alfonsi – non intende perdere i fondi stanziati per una parte del ciclo dei rifiuti e usarli nei tempi, posizionando l`impianto in un altro sito cittadino“.

Soddisfatta pure Cristina Michetelli, membro della commissione capitolina all’ambiente e residente nel territorio: “E’ una notizia molto importante per il III Municipio. Evidentemente le perplessità avanzate sin da un anno fa da Claudio Marchionne presidente del Municipio, dall’Osservatorio No TMB e da alcuni di noi consiglieri capitolini sono state riconosciute fondate e sono state accolte. Questo risultato si pone in linea alle battaglie del territorio per un ambiente più salubre“.