Quando arriva la pensione a giugno 2024, date, aumenti e arretrati Inps

Calendario e date: ecco quando ritirare la pensione

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Pensione giugno 2024

Tutte le notizie sul pagamento della pensione di giugno 2024. In questo articolo troverete calendario e date: ecco quando ritirare la pensione. I beneficiari dovranno recarsi negli uffici postali nel giorno prestabilito in base all’iniziale del proprio cognome. I pagamenti in contanti delle pensioni di giugno 2023 prenderanno il via sabato 1 giugno.

Il cedolino della pensione, accessibile tramite servizio online, è il documento che consente ai pensionati di verificare l’importo erogato ogni mese dall’INPS e di conoscere le ragioni per cui l’importo può variare. Per i pensionati che solitamente ricevono l’accredito della pensione direttamente sul proprio conto corrente, come per gli altri mesi dell’anno, il bonifico entrerà il primo giorno contabile valido, che corrisponde a sabato 1 giugno 2024.

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Pensioni novembre 2023, arrivano gli aumenti – canaledieci.it
Poste Italiane ha comunicato infatti  che a Roma e provincia le pensioni del mese saranno regolarmente accreditate sabato 1° giugno, primo giorno lavorativo bancabile, sia per coloro che hanno scelto l’accredito del rateo pensionistico sul conto corrente BancoPosta sia per coloro che ritirano
l’assegno in contanti presso Poste Italiane.

LINPS (L’Istituto Nazionale della Previdenza Sociale) ha reso note le date del pagamento in contanti delle pensioni di giugno 2024. Si parte da sabato 1 e, come da prassi, si seguirà l’ordine alfabetico dei cognomi.

I pensionati dovranno recarsi presso gli sportelli degli uffici postali in un giorno prestabilito in base appunto all’iniziale del proprio cognome. Andiamo a vedere nello specifico cosa prevede la turnazione alfabetica, che comunque verrà affissa nelle bacheche esterne delle Poste.

Vediamo nel dettaglio il calendario completo dei giorni in cui è possibile ritirare la pensione in contanti gli uffici postali presenti in tutta la Penisola, a partire dal 1 giugno 2024.

  • 1° giugno 2024 (Sabato) (solo mattina): cognomi con lettera iniziale da A a C;
  • 3 giugno 2024 (Lunedì): cognomi con lettera iniziale da D a K;
  • 4 giugno 2024 (Martedì): cognomi con lettera iniziale da L a P;
  • 5 giugno 2024 (Mercoledì): cognomi con lettera iniziale da Q a Z.

Sempre a partire da sabato primo giugno le pensioni di giugno saranno disponibili anche per i titolari di Libretto di Risparmio o di Postepay Evolution che abbiano scelto di accreditare il rateo. I possessori di Carta di Debito associate a conti/libretti o di Postepay Evolution, quindi, potranno prelevare in contanti dai 435 ATM Postamat della provincia, senza recarsi allo sportello.

Trattenute fiscali: conguaglio di fine anno 2023

A fine 2023 è stato effettuato il ricalcolo a consuntivo delle ritenute erariali applicate nel corso del medesimo anno di imposta (IRPEF e addizionali regionali e comunali a saldo) sulla base dell’ammontare complessivo delle sole prestazioni pensionistiche erogate dall’INPS.

Se nel corso del 2023 sulla pensione sono state applicate mensilmente ritenute erariali in misura inferiore a quanto dovuto su base annua, l’INPS ha provveduto a recuperare le differenze a debito sulle rate di pensione di gennaio e di febbraio 2024, trattenendo il debito anche fino alla capienza totale dell’importo del rateo pensionistico in pagamento.

Qualora i ratei di pensione di gennaio e di febbraio 2024 siano risultati insufficienti per il recupero totale, prosegue con le trattenute sui ratei mensili successivi fino ad estinzione del debito.

Nel solo caso di pensionati con importo annuo complessivo dei trattamenti pensionistici fino a 18.000 euro, per il quali il ricalcolo delle ritenute erariali ha determinato un conguaglio a debito di importo superiore a 100 euro, la rateazione viene comunque estesa fino alla mensilità di novembre (articolo 38, comma 7, del decreto-legge n. 78/2010, convertito con modificazioni nella legge n. 122/2010).

Per quanto riguarda le prestazioni fiscalmente imponibili, anche sul rateo di giugno, oltre all’IRPEF mensile, vengono trattenute le addizionali regionali e comunali relative al 2023.

Si ricorda che le addizionali regionali e comunali vengono recuperate in 11 rate, da gennaio a novembre dell’anno successivo a quello cui si riferiscono.

Le somme conguagliate verranno certificate nella Certificazione Unica 2024.

Pensioni 2024: in arrivo nuovi aumenti

Tra le novità del 2024 per i pensionati, spicca il ricalcolo dell’importo dovuto alla perequazione, applicato a partire da marzo. Secondo quanto riportato da pmi.it, si tratta di un ricalcolo che include gli aumenti previsti dalla riforma IRPEF, assicurando l’aumento delle pensioni per diverse fasce di reddito.

Gli arretrati relativi ai mesi di gennaio, febbraio, marzo e aprile saranno accreditati ai pensionati interessati nelle prossime settimane.