Ostia, i vandali si accaniscono sul Postamat. Le reazioni sui social

Imbrattati con oscenità e frasi di morte gli sportelli ATM Postamat di Ostia Ponente: i residenti confidano nella videosorveglianza per fermare gli atti vandalici

Uno degli sportelli imbrattati di Ostia - foto di Domenico Giuseppe Bozza

Continuano i blitz di vandali grafomani a Ostia ponente, che stavolta si sono accaniti sugli ATM Postamat, gli sportelli automatici di Poste Italiane della filiale di Via Costanzo Casana.

Tra offese, turpiloquio e messaggi di morte rivolte all’azienda, le scritte non hanno risparmiato nessuna superficie del servizio, all’interno delle filiale, inclusi i monitor diventati praticamente illeggibili.

Imbrattati con oscenità e frasi di morte gli sportelli ATM Postamat di Ostia Ponente: i residenti confidano nella videosorveglianza per fermare gli atti vandalici

Indignazione dai social dopo l’imbrattamento degli sportelli ATM degli uffici postali di Via Costanzo Casana, quasi inutilizzabili dopo il passaggio di ignoti armati di vernice a spray e pennarelli neri.

Dal muro intorno agli sportelli, alle superfici metalliche e fino al monitor sul quale appaiono le indicazioni per procedere ad un’infinità di servizi attivi 24 ore su 24, (prelievo di contanti, ricarica dei cellulari, fino ai pagamenti delle utenze), il servizio è stato ricoperto da oscenità e offese scritte a caratteri cubitali.

Tra le difficoltà dei correntisti e degli utenti, abituati ad usate quel Postamat piuttosto strategico per chi vive e passa in zona, c’è anche un sentimento di forte indignazione mista a preoccupazione, per una banda di vandali che girando potrebbero mettere fuori uso altri servizi pubblici ATM.

Le foto che mostriamo sono proprio quelle di un utente, che uscito per prelevare si è trovato di fronte al risultato di questa follia grafomane:

“Non è più la mancanza di rispetto per la “cosa pubblica” a provocarmi reazioni di indignazione – ha spiegato -, ma qualcosa che inevitabilmente sfocia in una valutazione psicologica e sociale di gesti che, da professionista psicologo, mi raccontano di una esasperazione che ha raggiunto e superato i limiti di quell’equilibrio mentale, che con la complicità degli anni della pandemia, hanno straripato in un’aggressività pericolosa e devastante”.

Intento, auspicando che dalle telecamere della videosorveglianza possano essere tratte le immagini cristallizzate dei responsabili, è caccia ai grafomani degli ATM, che potrebbero con la stessa rabbia espressa fino alle frasi di morte, deturpare e mettere fuori uso altri sportelli ATM di Poste Italiane nel Lido.