Spinaceto, viaggio tra sedute spiritiche e amianto nell’ex cementificio del Sentiero Trilussa (VIDEO)

In rampa di lancio un progetto di riqualificazione dell’ex cementificio abbandonato al degrado più assoluto

Dopo la rimozione delle lastre di amianto che furono abbandonate lungo il sentiero Trilussa oltre dieci anni fa, ora i residenti di Spinaceto chiedono la bonifica e la riqualificazione di un ex cementificio, anch’esso con il tetto in eternit, che sorge proprio nel cuore del percorso.

In rampa di lancio un progetto di riqualificazione dell’ex cementificio abbandonato al degrado più assoluto

Noi ci siamo visti quando realizzammo una bonifica importantissima sul sentiero Trilussa -ricorda Cristiano Ciotta, presidente dell’Associazione ‘Sentiero Trilussa’- dodici anni fa le lastre di amianto stavano là proprio sul sentiero, i cittadini passavano e le trovavano in stato di abbandono e degrado. La rimozione è stata effettuata grazie all’amministrazione comunale di Roma Capitale e all’Ama. Adesso stiamo concentrando i nostri sforzi sulla bonifica del cementificio”.

L’ex cementificio di Via del Risaro -prosegue Ciotta- venne usato anni fa per la costruzione dei quartieri Tre Pini poggio dei fiori e di Tor dé cenci. Il tetto è completamente realizzato in amianto, un amianto molto vecchio che rende necessaria una completa bonifica della struttura. Al suo interno venivano celebrate anche delle sedute spiritiche. Ovviamente non c’è più niente, non ci sono porte, né finestre, solo i segni per terra di riti occulti e dei bisogni abbandonati sul pavimento. Speriamo di poter iniziare a dare una sistemata perché ne abbiamo fatto richiesta a Roma Capitale con cui ci sono dei patti di collaborazione e quindi di poterlo prendere in carico in attesa di tempi migliori”.

Cosa ci volete fare?

Questo è, in primo luogo, il cuore pulsante del Sentiero Trilussa ma un giorno spero di poter annunciare che al suo interno ha trovato finalmente posto un museo dell’Agro Pontino che è anche un vecchio progetto di Roma Natura l’ente gestore del parco della Riserva di Decima Malafede”.

Ogni tanto vengo qui a fare passeggiate con gli amici -aggiunge Alessandro Cicolani un altro esponente dell’Associazione- vedo pure i bambini con le biciclette ci piacerebbe poter pulire, dare una sistemata e realizzarci un bel museo. Qui dentro vengono a portare le macchine rubate e a farci i bisogni persone senza dimora, oltre alle scritte tracciate dappertutto che vedete. Speriamo che un giorno queste cose non accadano più”.