E’ morto Massimo Fratini, tra i pionieri dell’ufologia in Italia. la data dei funerali

Il medico con la passione dell'ufologia ha aperto la strada allo studio su basi scientifiche degli oggetti volanti non identificati

E’ morto improvvisamente nel pieno della sua attività scientifica e professionale. L’ufologia italiana ha perso uno sei suoi più significativi esponenti. Massimo Fratini, romano, 61 anni non ancora compiuti, medico radiologo con la passione per il mistero è infatti considerato degli studiosi più accreditati e documentati del settore.

Il medico con la passione dell’ufologia ha aperto la strada allo studio su basi scientifiche degli oggetti volanti non identificati

Si era laureato in medicina e chirurgia all’università La Sapienza della Capitale, arrivando a essere coordinatore dei reparti Tac del Policlinico Umberto Primo, ma quando era ancora un giovane studente fu protagonista di un incontro ravvicinato del secondo tipo con un oggetto volante non identificato nella zona di Monte Mario.

Uno di quei contatti in cui l’Ufo dopo essersi posato a terra deve aver lasciato tracce della sua presenza sul terreno, oppure nell’area circostante come bruciature e abrasioni degli alberi circostanti. Quel grado di avvicinamento immediatamente precedente al più elevato livello nella scala degli eventi di questo tipo. E cioè gli incontri ravvicinati del Terzo tipo in cui è necessario dimostrare di aver avvistato accanto al disco volante un’entità animata.

Ma Fratini, uomo di scienza, comprovava i suoi avvistamenti e quelli di cui veniva a conoscenza collaborando con i massimi esperti del settore. E tra questi c’era Eufemio Del Buono, scomparso nel 2008 all’età di 80 anni, considerato il padre della vecchia guardia dell’ufologia a indirizzo “contattistico”, oltre che campione di Rischiatutto, la famosa trasmissione a quiz ideata da Mike Bongiorno, nonché spiritualista e cultore di studi esoterici. Del Buono, nato a Cetona in provincia di Siena, ma vissuto a Roma era stato, tra l’altro, proprietario del Ristorante caffè lo Zodiaco, situato sulla sommità di Monte Mario all’altezza di 139 metri sul livello del mare. Il luogo della metropoli più vicino agli astri della via Lattea, e allo spicchio di universo visibile anche dal vicino osservatorio astronomico.

Fratini gestiva la sua passione con il massimo rigore e, oltre aver fondato e diretto riviste divenute un vero e proprio punto di riferimento per gli appassionati della materia, come la rivista Extraterrestre e il canale YouTube “Segni del cielo” una sorta di “bibbia telematica” sull’ufologia, aveva collaborato con le maggiori televisioni nazionali, in primis la Rai di cui era divenuto consulente anche per programmi di punta come Uno Mattina.

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Dagli ultimi avvistamenti all’organizzazione di convegni di livello mondiale

L’attività di ricerca lo teneva costantemente impegnato anche nell’organizzazione di convegni di livello internazionale, come quello che stava preparando a Roma nelle giornate del 23 e del 24 novembre di quest’anno nella Capitale, per presentare materiali inediti sugli ultimi avvistamenti. Il tutto con un approccio “laico” ai molteplici risvolti collegati a un settore che presenta interconnessioni anche con la fisica quantistica, l’archeologia e più in generale la spiritualità dell’uomo.

Ma è nel 1997 che, in occasione di un viaggio organizzato insieme al Centro Ufologico della Svizzera italiana, ebbe occasione di filmare due oggetti volanti che si erano messi all’inseguimento dell’auto su cui viaggiava il famosocontattista” svizzero Billy Meyer. Nella stessa circostanza Massimo Fratini riferì di aver assistito all’atterraggio di un gigantesco oggetto volante non identificato di forma cilindrica.

Oltre agli incontri di cui era stato testimone Fratini verificava l’attendibilità e dava notizia anche dei contatti ravvicinati avuti da altre persone. Nell’ottobre del 2020 Fratini aveva segnalato l’avvistamento dal balcone di un palazzo situato nel quartiere di Mostacciano di un disco bianco posizionato a circa 500 metri di altezza che si spostava a zig zag ed era rimasto visibile per una decina di minuti nel cielo di Roma Sud (leggi qui).

Il ricordo di chi lo conosceva

La scomparsa prematura di Massimo Fratini che conoscevo da molti anni -dice Danilo Iosz, fondatore e presidente della Federazione Ufologica Italiana- è motivo di dolore per la perdita di una persona molto buona, ma anche di preoccupazione affinché il frutto della sua ricerca nel campo ufologico non vada dispersa e venga ereditata e conservata da chi ha avuto la fortuna di stargli più vicino”

“Grazie alla instancabile attività nell’organizzazione di convegni di importanza mondiale ho avuto l’occasione di conoscere i massimi esperti della materia. Tra gli ospiti del meeting in programma per novembre, cui Massimo stava lavorando, figura, per esempio, anche lo studioso e scrittore messicano Jaime Maussan, uno degli specialisti più importanti a livello internazionale”.

“E non posso dimenticare l’incontro che ebbi con Pier Fortunato Zanfretta, il metronotte protagonista negli anni Ottanta di un episodio di abduzione. Mentre si accingeva a controllare una villetta venne avvicinato da esseri umanoidi alti più di due metri che lo catturarono per poi rilasciarlo. Un caso che fece molto scalpore perché Zanfretta -conclude Iosz- per dimostrare di non aver inventato tutto si sottopose all’ipnosi regressiva e ai test della macchina della verità che confermarono la veridicità del suo racconto”.

Massimo Fratini, un uomo che ha dedicato la sua vita alla passione per gli insondabili misteri dell’universo. Uno studioso vicino alle stelle che spesso scrutava alla ricerca di nuovi indizi, senza dimenticare il profondo amore per i familiari, Erika, Alessandro e la figlia Maya che gli ha dedicato un ultimo commovente messaggio.

Ciao Papi ti voglio un mondo di bene e anche più di quello che sto dicendo. Mi hai sempre accompagnata in tutti i momenti della mia vita facendomi superare ogni momento brutto. E’stato bellissimo averti come padre. Anche se non sarai qua fisicamente ogni volta che vedo il cielo penso a te tra le stelle. Sei il papà più forte che io conosca. Ora Riposa Fra le Stelle Perché Tu sei Una di Quelle. Maya”.

La data dei funerali

I funerali di Massimo Fratini si terranno venerdì 31 maggio dalle ore 15,00 presso la chiesa di Santo Stefano Protomartire a Fiano Romano.

I familiari informano che chi volesse salutare Massimo prima del funerale, potrà farlo a partire dalle ore 10 di domani presso la Camera Mortuaria del Policlinico Umberto I con accesso da Viale Regina Elena, civico numero 328, davanti all’istituto di Radiologia Centrale.

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