Caro vita, la stangata degli aumenti trasforma le vacanze delle famiglie in un miraggio (VIDEO)

La stangata sui prezzi al consumo mette un’ipoteca sulle ferie di moltissimi consumatori

Servizio TG di Siria Guerrieri

Nuova stangata in arrivo per le famiglie. Il carrello della spesa è tornato ad aumentare. Non solo, sono saliti anche i prezzi di alberghi, bed and breakfast, pacchetti vacanza, ristoranti, traghetti e aerei.

La stangata sui prezzi al consumo mette un’ipoteca sulle ferie di moltissimi consumatori

Per molti cittadini le tanto attese ferie estive rischiano di diventare un miraggio. I dati Istat sull’inflazione di aprile mostrano un rincaro dell’8,2% su base annua per gli hotel, le case vacanza, le pensioni e gli agriturismi. E va ancora peggio per le formule viaggio all’inclusive, che hanno raggiunto il più 17,2%, listini al rialzo anche per ristoranti e tavole calde.

Più 8 3% su base annua dei costi di b&b che sono aumentati mediamente del 3%, sono saliti anche i prezzi di bar e ristoranti più 3,4% rispetto all’anno scorso, quindi questa situazione -afferma Gabriele Melluso, presidente di Assoutenti- comporta che, con l’appressarsi bella ci troveremo sicuramente di fronte a un nuovo tsunami provocato dall’andamento dei prezzi al consumo. Per questo insistiamo molto affinché il governo intervenga per sterilizzare l’Iva e provare a dare ossigeno a un’estate tricolore che consenta agli italiani di superare quest’estate in maniera più indenne possibile”.

E intanto salgono anche i prezzi al dettaglio nei supermercati. Vola il costo di frutta e verdura al carrello, che ha segnato un più 25,1% su base annua. Complessivamente, per fare la spesa, le famiglie spendono 4.039 euro all’anno in più rispetto al 2021. Le associazioni dei consumatori chiedono al governo di fare di più per contrastare il caro prezzi.

Dal 2014 al 2023 la spesa delle Famiglie è cresciuta in termini nominali del 14% -prosegue Melluso- noi ci stiamo battendo affinché il governo ponga dei rimedi sostanziali e non formali alla tematica”.

Purtroppo abbiamo assistito al fatto che, comunque, con un tasso di inflazione positivo e cioè superiore allo 0% -sottolinea Giovanna Capuzzo di Federconsumatori- cambiano anche le abitudini di consumo degli italiani. Nel corso di questi mesi sono diventate sempre più le famiglie che rinunciano e che modificano le loro scelte di acquisto soprattutto dal punto di vista alimentare. Vediamo che una grossa fetta della cittadinanza ha purtroppo rinunciato o sta rinunciando ad acquistare carne e pesce, alimenti che ovviamente rappresentano i generi più costosi all’interno del carrello generale della spesa”.