Lo strazio della famiglia e il vuoto lasciato nel suo ufficio, nel dipartimento della Mobilità e Trasporti Luciano, dove la notte tra venerdì e sabato è stato trovato morto. A salutare Luciano Tomassini, il dipendente modello, rinvenuto in un chiostrino del dipartimento ormai privo di vita, a più di dieci ore dalla fine del suo turno di lavoro, l’assessore ai trasporti Eugenio Patané.
L’addio a Luciano, il dipendente trovato morto negli uffici capitolini
“Luciano aveva voluto fortemente venire a lavorare al Dipartimento Mobilità Sostenibile e Trasporti. Voleva occuparsi di ciclabili, perché era un ciclista e aveva il desiderio di coniugare la sua passione con il lavoro“, lo ricorda l’assessore in un post su facebook.
“Gentilissimo, persona perbene, rispettoso nei confronti dei colleghi che lo hanno accolto e con i quali si è trovato benissimo sin da subito.
Era contento del suo lavoro tanto che, quando la direzione del personale voleva trasferirlo in un nuovo ufficio che si stava formando, chiese a me e al Direttore di negare l’autorizzazione perché voleva continuare ad occuparsi di mobilità sostenibile. Per lui era una missione fare ciclabilità, a partire dal sentiero Pasolini che amava”.
“Purtroppo – aggiunge Patané – a volte le nostre fragilità si impongono e quando non riusciamo a comunicarle e condividerle possono avere il sopravvento. Potremmo ragionare sulle nostre colpe per non aver capito ma forse dovremmo impegnarci a cogliere le tante cose buone e positive che Luciano ci lascia.
L’abbraccio alla famiglia
“Ciao Luciano, forte e fragile – il saluto – i tuoi colleghi, i direttori e l’assessorato ti hanno stimato e voluto bene. Ci mancherai. Ci mancherà la tua determinazione e la tua gentilezza che cercheremo di onorare con il lavoro quotidiano e di ricordare. Un bacio alla tua famiglia e che la terra ti sia lieve”.
“Condoglianze…Ora avanti a realizzare le ciclabili che anche lui avrebbe voluto!”, la risposta di un conoscente di Luciano al post dell’assessore.