“Ape-Cultura è una rete che raccoglie al proprio interno le associazioni giovanili del territorio del X Municipio e coinvolge anche le realtà ‘over’, al fine di aprire realtà culturali, di promozione culturale, di realizzazione artistica all’interno del territorio di riferimento”, esordisce Edoardo Lorenzo Mancini, responsabile pubbliche relazioni dell’associazione.
Un progetto di riqualificazione che punta a creare un luogo di confronto in nome della cultura e dell’arte
E proprio il coordinamento Ape-Cultura ha indetto qualche giorno fa un incontro pubblico.
Tema del dibattito il progetto “Casa della Cultura” che prevede il recupero di un edificio importante del litorale come quello dell’ex mercato San Fiorenzo.
“Si tratta di un centro polifunzionale all’interno del quale andare a creare cultura. Un indotto di artisti e di residenze artistiche e culturali che producano valore per il territorio, dal punto di vista sociale, antropologico, che dir si voglia, ma soprattutto dal punto di vista culturale e anche economico. Il nostro progetto è quello di entrare all’interno dello stabile di Via Calenzana con l’endorsement del municipio e l’appoggio del territorio. Questa è la lotta che stiamo portando avanti in questi mesi per realizzare un progetto che poi, fondamentalmente, diverrebbe innovativo sul territorio capitolino in generale”, conclude Mancini.
“L’importanza di questo progetto risiede, innanzitutto, a livello di partecipazione della cittadinanza che si unisce per arrivare a uno scopo e per iniziare a progettare insieme senza il bisogno dell’imposizione politica sul territorio, quindi la cittadinanza che si da una mano da sola, essenzialmente” aggiunge Alessandro Marasca dell’Associazione “Esosementi” nonché membro del direttivo di Ape-Cultura.
“La Casa della Cultura non è un optional -afferma Michelangelo Calcopietro, presidente del Comitato Pineta di Ostia- questo quartiere soffre di questa situazione culturale. C’è una struttura da utilizzare e che non si può utilizzare e il municipio si ostina a non aprire. Se non è pienamente utilizzabile, iniziamo ad aprire almeno uno degli ambienti. Cominciamo ad attivare finalmente la Casa della Cultura”.
Pronta la replica del municipio Roma X.
“In questo territorio ci siamo occupati molto degli anziani -rimarca il presidente del X Municipio, Mario Falconi- è cosa buona e giusta, ma ci sono tanti centri di aggregazione per anziani e pochi centri per i giovani. Quasi niente direi, quindi creare un centro nel quale possano convivere le varie realtà giovanili del territorio rappresenta un investimento importante perché loro sono il futuro, tra l’altro, e quindi dobbiamo investire molto di più di quanto abbiamo fatto fino adesso. Ci sono varie ipotesi su come dovrebbe essere usata questa Casa della Cultura. Sono venuto qui per ascoltare quello che si dice e poi riportare in municipio ciò che ho ascoltato per cercare di decidere insieme”.