Vigili urbani rinforzati nella capitale grazie alle recenti 800 (o quasi) assunzioni, ma non ad Ostia ancora una volta ritenuta fanalino di coda dall’amministrazione capitolina. La denuncia arriva direttamente dai sindacati di categoria.
La ripartizione dei neo 800 vigili urbani assunti: Ostia cenerentola
Snocciolati informalmente in una riunione sindacale, i numeri sulle assegnazioni degli 800 novelli caschi bianchi romani rivelano ripartizioni con relative sorprese.
Dei 756 vigili urbani che hanno già prestato giuramento 44 saranno assegnati nella caserma di Prati (che comprende anche San Pietro); 170 al I Trevi (Centro storico); 38 al II Parioli; 77 al II Sapienza; 22 al III Gruppo Nomentano; 20 al IV Tiburtino; 55 al V Casilino; 15 al V Prenestino; 13 agenti al VI Torri (Tor Bella monaca); 26 al VII Tuscolano; 40 al VII Appio; 25 all’ VIII Tintoretto; 12 al IX Eur; 57 unità all’XI Marconi.
Ostia ignorata
Ed ancora 56 per il XII Monteverde; 55 al XIII Aurelio; 51 al XIV Montemario e 26 agenti per il gruppo Cassia. A Ostia sede del X Gruppo Mare il fanalino di coda: solo 3 rinforzi.
Il tetto delle assunzioni – va precisato – per ora si è fermato a 746 neo vigili assunti sugli 800 previsti perché una cinquantina hanno rinunciato a firmare il contratto. La reintegrazione avverrà a giorni con la riapertura della graduatoria. Ma l’andazzo dello svantaggio per il litorale sembra già segnato.
La denuncia del sindacato
A rendere nota la ripartizione tracciata compresa l’anomalia di Ostia il segretario romano del SULPL (Sindacato Unitario Lavoratori Polizia Locale) Marco Milani che punta il dito su uno sbilanciamento delle assegnazioni a svantaggio della sicurezza cittadina.
“Paradossale – denuncia – come un municipio delicato, esteso ed importante come quello di Ostia, si trovi a ricevere un rinforzo di soli 3 agenti e questo anche in considerazione del consistente aumento degli afflussi, in vista della stagione balneare.
Se comprendiamo una forte attenzione ai gruppi Prati e Centro storico, anche in vista dell’imminente giubileo, ci resta difficile comprendere per fare un esempio, le 13 assegnazioni del gruppo Torri, competente del delicato quadrante di Tor Bella monaca a fronte a titolo di paragone delle quasi 60 assegnazioni a Marconi”.
Periferie punite
“L’amministrazione Gualtieri – continua il sindacalista – sembra voler punire le periferie, privando di forze quartieri dai delicati equilibri sociali e con estensione territoriale superiore a molte cittá italiane capoluogo di Provincia. Nonostante gli imminenti 800 nuovi innesti, il Corpo resta sotto organico di circa 3000 tra agenti, sottufficiali e funzionarii .
Si provveda immediatamente a questo, con nuovi innesti e progressioni, se si vuole evitare negli standard di sicurezza cittadina, una guerra tra poveri in cui, come sembra evidente, gli abitanti dei quartieri più poveri stanno giá perdendo“.
L’intervento della Cisl
“Siamo assolutamente fiduciosi che nella assegnazione e distribuzione dei nuovi Agenti, assunti dall’ultimo concorso, vi sia una grande attenzione per Ostia. L’organico del Gruppo, in questo momento storico, ha 255 unità che a fronte della vastità e della morfologia del territorio permettono, con grande fatica, di assicurare servizi standard“, interviene Raffaele Paciocca Rsu Cisl FP Roma.
“Ma, occorre ricordarlo – aggiunge – solo per la passione e lo zelo degli agenti e dei funzionari di stanza al Decimo Gruppo Mare possiamo mantenere questo livello.
Un territorio molto spesso qualificato come “difficile” per infiltrazioni criminali, nei confronti del quale, in maniera ricorrente, si sono accesi riflettori nazionali e si sono attivati tavoli per l’Ordine pubblico e la sicurezza con la particolare attenzione del Prefetto e del Questore.
“Servono almeno 50 vigili in più!
Molto spesso le Amministrazioni, che hanno governato Roma, hanno proclamato di dare la priorità alle “periferie” ma quello che noi, come rsu della Cisl fp vogliamo, sono fatti concreti. Se il Decimo Municipio non deve essere trattato da periferia, occorre immediatamente mandare un numero congruo di agenti nuovi, non inferiore a 50. Non dimentichiamo che a fronte di una popolazione di 250 mila residenti, con oscillazioni estive notevoli di almeno altre 50 mila unità, gli agenti in servizio, secondo le previsioni della Legge Regionale del Lazio n 1 del 2005, all’art 12, secondo comma, dovrebbero essere più di 600 unità.
Per non parlare di legalità – aggiunge ancora – Non ci si può spendere per un concetto di rispetto delle regole costituzionali ed ordinamentali, così importante, senza riempirlo di significato reale: fare legalità significa mandare risorse umane, strumentali, economiche per la Polizia Locale e per tutti i settori operativi dell’Ente, come ufficio tecnico, servizi sociali, scuole. O la battaglia della legalità è solo teorica”.