Giardiniere attaccato dalle api: nella compostiera della villa c’era un nido con 200mila insetti (VIDEO)

Estratti nove giganteschi favi nel giardino di una villa diventato impraticabile. L'esperto: "Non provate a farlo da soli è molto pericoloso"

Si era messo a lavorare nei pressi di una compostiera, il giardiniere di Cesano aggredito da uno sciame di api che avevano costruito all’interno del contenitore un nido con oltre 200mila insetti.

Non appena ha sentito il ronzio provenire all’interno del contenitore, si è ritrovato in un attimo pieno di punture e si è dato alla fuga prima di finire in condizioni peggiori. L’incarico di liberare il giardino diventato impraticabile per quella pericolosa presenza, è stato affidato all’etologo Lunerti.

Estratti nove giganteschi favi nel giardino di una villa diventato impraticabile. L’esperto: “Non provate a farlo da soli è molto pericoloso”

È stato liberato dopo diverse ore di lavoro il giardino di Cesano dove un giardiniere oggi ha rischiato di finire in ospedale per l’attacco di uno sciame di api che lo ha attaccato per difendere un nido di oltre 200mila insetti.

Un’impresa giudicata tra le più difficili mai capitate, dall’esperto etologo Andrea Lunerti, che si è occupato di questo ennesimo SOS api nella villa di campagna:

Ho estratto nove giganteschi favi che si trovavano ancorati allo sportello superiore di una compostiera. Un luogo ideale per la forma del contenitore perché sembra un’arnia e le api ne sono rimaste attratte. Un luogo riparato e caldo dove poter stare anche in inverno – spiega Lunerti -. Erano infatti lì dentro da più di un anno attaccate al coperchio che si era sigillato con il propoli”.

Per rimuovere l’enorme famiglia di api particolarmente aggressive, l’etologo ha dovuto ricorrere al fumo che si usa per calmarle, prima di sollevare il coperchio e non con poche difficoltà aspirarle per portarle al rifugio e liberare la zona, dove era diventato praticamente impossibile accedere.

“Le avrei tenute ci ha detto dispiaciuto il proprietario, mi rendo conto della loro importanza per i fiori ma anche che non sono insetti facili da gestire. ”Nala” è il nome che è stato dato alla grande famiglia di api trasferita sana e salva al Rifugio del Lupo a Morlupo” – ha concluso Lunerti, che qualche giorno fa sulla sua pagina facebook ha condiviso un video con l’emozionate canto delle api regine.