Omicidio di Caterina Ciurleo: fermato un italiano nelle indagini sulla morte dell’81enne

Agguato mortale al Prenestino: dopo il primo fermo la Polizia sta cercando l'altro uomo alla guida dell'auto da cui sono partiti gli spari

Foto di archivio

Dagli spari che ieri pomeriggio hanno colpito alla schiena l’81enne Caterina Ciurleo mentre si trovava a bordo di un’auto nella zona Prenestina, una vasta operazione di Polizia ha passato al setaccio le zone più calde della Capitale, alla ricerca dei killer.

Una caccia senza tregua con pochi elementi a disposizione per le indagini, ma tra questi la certezza di due auto da cercare, che oltre a quella della vittima si trovavano ieri su via Don Primo Mazzolari: una 500 rossa e una Golf nera, entrambe dileguatesi dopo l’esplosione del colpo contro la donna deceduta oggi. Nel tardo pomeriggio è scattato il fermo per un giovane italiano.

Agguato mortale al Prenestino: dopo il primo fermo la Polizia sta cercando l’altro uomo alla guida dell’auto da cui sono partiti gli spari

E’ scattao oggi il primo fermo per l’indagine che sta cercando i responsabili della morte di Caterina Ciurleo, la pensionata 81enne deceduta oggi dopo essere stata colpita da uno sparo mentre si trovava insieme ad un’altra donna a bordo di una Smart in zona Prenestina.

Le condizioni dell’anziana raggiunta con un proiettile al polmone, erano apparse da subito critiche richiedendo dapprima il trasporto urgente al Policlinico Umberto I e poi al Policlinico di Tor Vergata, quando il quadro clinico dell’81enne, originaria di Reggio Calabria ma residente a Roma, è precipitato.

La ricostruzione dell’agguato

Dalle prime ricostruzioni, gli spari – almeno cinque -, sono partiti durante dopo l’inseguimento tra due auto, una Fiat 500 e una Golf. Sarebbe stata quest’ultima l’auto che si è affiancata alla Smart delle due donne, poco prima dell’esplosione dei colpi.

Per la caccia alle due auto fuggite, le indagini hanno cercato di ricostruire quello che sembrerebbe a tutti gli effetti un omicidio tramite le immagini delle talecamere puntate sulla strada dove si trova un centro commerciale.

Fondamentale anche la testimonianza della donna alla guida della Smart, la 64enne rimasta miracolosamente illesa nell’agguato. Nel tardo pomeriggio di oggi venerdì 24 maggio, è intanto scattato il primo fermo da parte dei poliziotti della Squadra Mobile di Roma a carico di un ventottenne italiano.

Nei confronti dell’uomo, da principio gravemente indiziato di aver esploso gli spari in via della Riserva Nuova, uno dei quali ha raggiunto l’81enne deceduta, nel corso della nottata tra il 24 e 25 maggio è stato deciso di soprassedere all’adozione di provvedimenti restrittivi immediati.

Da parte della Polizia c’è il massimo riserbo sulle indagini, coordinate dalla Direzione Distrettuale Antimafia, e finalizzate alla esatta ricostruzione dell’evento, ma sulla vicenda ci sarebbero sviluppi ed evidenze investigative che potrebbero aver spostato i sospetti su altri soggetti, anche se il 28enne risulta tuttora indagato.

Maxi operazione di Polizia a Ostia con elicotteri e posti di blocco

Dopo i fatti di sangue delle ultime ore, una maxi operazione della Polizia di Stato è stata messa in atto oggi anche a Ostia. Anche se il controllo a tappeto potrebbe non essere strettamente collegato all’agguato in zona Prenestina, diverse volanti hanno attivato una serie di posti di blocco mentre un elicottero si è alzato in volo per perlustrare il territorio, coordinando le attività degli agenti impegnati nel servizio di pattugliamento.

Tra le auto a cui è stato intimato l’alt proprio una Fiat 500 di colore rosso, nella quale il conducente invece di fermarsi ha affondato il piede sull’acceleratore scatenando un folle inseguimento sul Lungomare e travolgendo un centauro che si trovava a bordo di uno scooter.

L’uomo fuggito prima in auto e poi a piedi, e bloccato nei pressi di Piazza Anco Marzio, è un cileno risultato con numerosi precedenti, e trovato in possesso di diversi arnesi da scasso nell’auto che aveva noleggiato.