Roma, truffe agli anziani: in manette 17 persone. Trovato il manuale del perfetto truffatore (VIDEO)

Vasta operazione dei carabinieri tra Roma e la Campania contro il business delle truffe agli anziani

L’operazione, coordinata dalla Procura della repubblica di Roma è scattata alle prime luci dell’alba oggi, giovedì 23 maggio. L’attività investigativa svolta dai carabinieri del Nucleo operativo della Compagnia di Roma Trionfale ha permesso di arrestare 17 persone coinvolte a vario titolo nel business criminale delle truffe agli anziani.

Vasta operazione dei carabinieri tra Roma e la Campania contro il business delle truffe agli anziani

Le misure cautelari sono state eseguite nel territorio della provincia di Napoli su mandato del giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Roma. Sette indagati sono finiti in carcere, mentre altri dieci sono stati posti agli arresti domiciliari poiché gravemente indiziati di appartenere a un sodalizio dedito a truffe ed estorsioni secondo quanto previsto dall’articolo 416 del codice penale o di aver comunque avuto un ruolo nell’esecuzione dei colpi.

Secondo l’ipotesi investigativa l’associazione a delinquere avrebbe avuto sede nel capoluogo campano sotto la direzione di un clan familiare specializzato nella frode di persone in età avanzata residenti nelle provincie di Roma, Napoli, Latina e Viterbo. I fatti risalirebbero a un periodo compreso tra il 13 settembre del 2022 e il 20 marzo dello scorso anno.

Il modus operandi utilizzato dalla banda ripeteva sempre lo stesso copione. I malviventi agivano in coppia e, con auto prese a noleggio, partivano da Napoli in direzione delle mete prestabilite scegliendo le proprie vittime a caso, mediante ricerche on line anche sulla banca dati delle utenze registrate sulle pagine bianche.

La “visita” veniva intermediata da telefonisti e da corrieri che poi raggiungevano le abitazioni degli anziani per prelevare danaro e oggetti preziosi.

Il manuale del perfetto truffatore

Durante le perquisizioni è stato rinvenuto anche un manualecon la descrizione delle azioni di svolgere e delle frasi che il telefonista doveva utilizzare per raggirare le vittime, oltre a centinaia di schede telefoniche, cellulari e un grosso quantitativo di gioielli. “Sono il maresciallo X, suo figlio è qui in caserma e rischia l’arresto” oppure “Sono il direttore dell’Ufficio postale, suo nipote deve saldare il conto altrimenti sarà denunciato” o anche “Sono l’avvocato del dottor Y, sua figlia lo ha investito e si rifiuta di pagare le spese sanitarie: la dovremo denunciare“: questo il campionario per impressionare le vittime e convincerle a consegnare denaro e/o gioielli al fattorino che sarebbe stato manda6to subito dopo nelle loro case.

E’ opportuno ricordare che qualsiasi persona, denunciata, indiziata, di reato, arrestata ovvero rinviata a giudizio in ogni stato e grado del procedimento penale deve essere considerata innocente fino alla pronuncia di una sentenza di condanna definitiva nei suoi confronti.