Ponza, crolla la falesia di Cala Fonte. Dramma sfiorato: completamente distrutte alcune barche

Crolla la falesia di Cala Fonte e per puro miracolo non c'è stato nessun ferito ma alcune barche sono state centrate in pieno dalla frana e distrutte

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Immagine di repertorio.

A Ponza, la località balneare per eccellenza dell’area pontina e tra le più belle del Lazio, si è rischiata davvero una tragedia di proporzioni inimmaginabili, a causa del crollo della falesia di Cala Fonte, con varie barche danneggiate.

Crolla la falesia di Cala Fonte e per puro miracolo non c’è stato nessun ferito ma alcune barche sono state centrate in pieno dalla frana e distrutte

Il crollo della falesia è avvenuto alle 18 di ieri pomeriggio, lunedì 20 maggio e solo per puro caso non ha provocato morti o feriti.

Difatti, fortunatamente, in quel preciso momento nessuno si trovava nei paraggi, dato che ancora la stagione balneare non è ancora entrata nel vivo.

Oltre al gravissimo danno ambientale provocato dal distaccamento della falesia, c’è stata anche la beffa (costosissima) data dal fatto che la frana ha completamente distrutto delle imbarcazioni di legno che invece, quelle sì, sono state centrate in pieno.

Data la gravità e la pericolosità dell’evento, il sindaco del comune di Ponza (provincia di Latina) Francesco Ambrosino, ha immediatamente preso provvedimenti al riguardo, comunuicando che tra poco l’area dove la falesia è crollata verrà resa inaccessibile con apposita ordinanza comunale.

Tuttavia il Primo cittadino di Ponza è ben consapevole che l’estate è alle porte e ha garantito che cercherà di mantere accessibile ai bagnanti e ai turisti la spiagga rocciosa in prossimità di Palmarola e del porticciolo di Caletta Le Forna, punti d’interessa e di forza dell’area balneare.

Le motivazioni della frana stanno venendo analizzate dagli esperti in queste ore.

Si ipotizza che una delle cause più rilevanti possa essere attribuita alla serie di scosse sismiche dei Campi Flegrei che sempre nello stesso periodo avrebbero avuto effetti anche nel litorale sud e nel basso Lazio.

Altri invece propendono per motivazioni tutt’altro che naturali, ovvero che possano essersi aperte delle fessure nella roccia, per via di alcuni lavori di messa in sicurezza fatti in precedenza.

Restando in tema di crolli più recenti, infine, va ricordato che anche la scorsa estate una delle grotte dell’altrettanto rinomata zona del Frontone è stata temporaneamente interdetta perchè ritenuta a rischio crollo.

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