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La comprensione di Passoscuro per la donna accusata di aver ucciso la madre

Il messaggio affidato ai social e ad una nota piattaforma dove vengono organizzate le raccolte fondi

Era stata trovata nella sua casa di Passoscuro, agonizzante. La donna era poi deceduta e i sospetti degli investigatori si erano subito diretti sulla figlia. Una tragedia immensa, i cui contorni sono delineati ulteriormente da un moto di solidarietà affidato ai social. La comunità lancia una raccolta fondi per l’indagata e per la sua famiglia.

Il messaggio affidato ai social e ad una nota piattaforma dove vengono organizzate le raccolte fondi

Il post, pubblicato sul gruppo Facebook “Sei di Passoscuro se…lo hai nel cuore”,  ha totalizzato oltre 150 like e non è solo un appello per la raccolta fondi. Quello è l’obiettivo principale a sostegno delle tante spese legali che la famiglia deve sostenere ma, anche nei commenti, delinea ulteriori aspetti della vicenda che avrebbero condotto la donna verso questo gesto estremo.

All’interno ci sono tanti commenti che esprimono solidarietà e vicinanza alla famiglia e le accuse perché non sarebbe stato fatto tutto il possibile per evitare questa immensa tragedia.

Il dramma si era consumato lo scorso 9 maggio, quando Paola Scatena era stata trovata agonizzante in casa (clicca qui). Inutile il trasferimento all’Aurelia Hospital, era morta poco dopo.

La raccolta fondi è stata avviata su una delle piattaforme principali preposte.

Per leggere l’articolo sulla vicenda della donna uccisa a Passoscuro puoi cliccare sulle parole chiave colorate in arancione e sarai reindirizzato all’articolo correlato sul nostro sito www.canaledieci.it.

Il post

…Come molti di voi sapranno, pochi giorni fa una tragedia ha sconvolto la vita di una famiglia – si legge nel testo – Una donna ha compiuto un gesto disperato a causa delle estreme difficoltà che stava affrontando. Paola, una donna di 66 anni, affetta da diversi mesi da una malattia neurologica degenerativa non ben definita dai medici, ha visto la sua vita e quella dei suoi cari trasformarsi in un incubo senza fine. La figlia di Paola, Cristina, ha dovuto affrontare da sola il peso di assistere la madre malata, sacrificando il suo lavoro e la sua stabilità economica e occupandosi costantemente di lei. Per mesi ha lottato con coraggio e amore, ma purtroppo, la situazione l’ha sopraffatta. La depressione l’ha spinta a compiere un gesto estremo che segnerà per sempre la sua vita e quella delle sue figlie. Oggi, mentre Cristina affronta le conseguenze del suo gesto, suo marito e suo fratello, con tutto l’amore e il sostegno possibile, si battono per difenderla legalmente. Ma sappiamo tutti quanto i costi delle spese legali possano essere proibitivi. Vi chiediamo, quindi, di aprire i vostri cuori, per aiutare questa famiglia in difficoltà. Anche la più piccola donazione può fare la differenza per Cristina, suo marito e le loro due meravigliose figlie, che hanno bisogno di tutto il sostegno possibile per superare questo momento così drammatico. Grazie di cuore per la vostra solidarietà e generosità”.