La svolta inaspettata della storia di Pinocchio in una splendida cornice già felicemente sperimentata
Dopo quella di Alice nel Paese delle Meraviglie, anche la favola di Pinocchio sbarca all’Eur per un nuovo, incredibile, spettacolo. “This is wonderland” torna a Roma dopo il grandissimo successo di Alice, che aveva fatto registrare oltre 600mila spettatori. Ora arriva il burattino più famoso del mondo, che si muoverà su una scena di luci e colori pronti a stupire nuovamente i visitatori.
Ci sarà Pinocchio con tutti i personaggi amatissimi che compongono la sua storia. Il pezzo di legno, che si trasforma nel burattino che dice bugie facendo allungare il suo naso e che si fa trascinare in mille peripezie fino a finire nel paese dei Balocchi o nella pancia della balena, è pronto per andare in scena.
Esce dal libro e approda al laghetto dell’Eur, dove già era comparsa Alice. “This is Wonderland” è un nuovo percorso espositivo, fatto di luci ed emozioni per tutti, adulti compresi, pronto a stupire di pomeriggio e di sera.
“Non dire bugie, ti cresce il naso come Pinocchio”, è una delle frasi che più comunemente si sente dire un bambino che tenta di dire una bugia e che testimonia cosa rappresenti questo personaggio nell’immaginario collettivo.
La favola di Pinocchio ci accompagnerà per tutta l’estate e anche di più. L’appuntamento sarà, infatti, dal 31 maggio al 30 settembre dalle 18 all’una, con ultima entrata alle 23.45.
E, nonostante tutti noi conosciamo la storia originale, non dobbiamo pensare che ciò che andremo a vedere sia scontato.
La rilettura della vicenda, infatti, prenderà una svolta inaspettata in quanto Pinocchio, grazie ad un orologio che gira al contrario, potrà scoprire che dagli errori si può sempre imparare. Un vero e proprio viaggio che il burattino farà per scoprire che proprio da questi errori si può prendere una giusta direzione e rimediare sempre.
Cosa potrà aspettarsi il pubblico nel vedere questo spettacolo? All’opera ci saranno un centinaio di artisti provenienti da tutto il mondo, ci si potrà perdere nel paese dei balocchi o, anche, entrare nella bocca della balena.