Franco di Mare, inviato, cronista e poi dirigente Rai è morto lo scorso 17 maggio 2024 all’età di 68 anni. I funerali si svolgeranno a Roma. Per suo volere non ci sarà la camera ardente.
Franco Di Mare, inviato, cronista, dirigente, volto noto della Rai era nato il 28 luglio del 1955. Giornalista dell’Unità poi inviato del Tg2, è stato conduttore dello storico programma Uno Mattina e di Frontiere prima di diventare direttore di Rai3.
La sua grande capacità di racconto ne ha fatto uno dei conduttori più amati della televisione italiana. Il giornalista è morto lo scorso 17 maggio all’età di 68 anni. Aveva un mesotelioma, un tumore molto aggressivo.
Funerali Franco Di Mare, quando si svolgeranno a Roma
I funerali si terranno lunedì 20 maggio 2024 alle 14:00, nella Basilica di Santa Maria in Montesanto (chiesa degli Artisti), in Piazza del Popolo a Roma. La famiglia, profondamente commossa, si legge in una nota, ringrazia tutti per il grande affetto e la straordinaria vicinanza finora ricevuti.
Per volere dello stesso giornalista non ci sarà alcuna camera ardente.
L’annuncio della malattia
Il 28 aprile scorso, partecipando alla trasmissione “Che tempo che fa”, aveva annunciato: “Ho un tumore molto cattivo, il mesotelioma: si prende respirando le particelle di amianto. Mi rimane poco da vivere ma non è ancora finita“.
L’ultimo post il 4 maggio per ringraziare tutti coloro che lo avevano sostenuto. Nell’intervista Di Mare aveva anche sottolineato la distanza presa negli ultimi tempi dai vertici Rai: “Ho chiesto loro lo stato di servizio, l’elenco dei posti dove sono stato per sapere cosa si potrebbe fare, ma sono spariti tutti.”
La carriera di Franco Di Mare
Franco Di Mare si era laureato in Scienze Politiche all’Università Federico II di Napoli. Nel 1980 ha iniziato a lavorare a L’Unità. Nel 1985 viene trasferito a Roma presso la redazione centrale de l’Unità in qualità di inviato speciale e poi di capo redattore.
Nel 1991 entra in RAI alla redazione esteri del Tg2 dove nel 1995 assume la qualifica di inviato speciale occupandosi della guerra dei Balcani, oltre a coprire come inviato le principali zone dell’Africa e dell’America centrale. Nel 2002 passa al TG1, seguendo buona parte dei conflitti degli ultimi venti anni: dalla Bosnia al Kosovo, dal Ruanda alla prima e seconda guerra del Golfo, all’Afghanistan.
Nel 2003 diventa conduttore in programmi Rai come Uno Mattina Estate, Uno Mattina week end e poi dal 2004 Uno Mattina. Dal 2005 al 2009 conduce Sabato e domenica.
Dal luglio 2016 conduce in seconda serata ogni venerdì Frontiere sempre su Rai 1. Il 28 giugno 2017, con l’uscita dei palinsesti Rai per la stagione 2017-2018, viene ufficializzata la sua conduzione al programma Uno Mattina al fianco di Benedetta Rinaldi.
Il 20 luglio 2019 diventa vicedirettore di Rai. Nel 2020 assume la direzione di Rai 3. Pensionato nel 2021, continua a condurre il programma Frontiere fino al maggio 2023.